Alexis Tsipras vola a Mosca, per un incontro con il presidente russo Vladimir Putin. La visita ufficiale del premier greco avviene in un momento difficile per Atene. Le trattative con i partner europei per la lista delle riforme sono ancora in corso, le casse dello stato ellenico si svuotano sempre di più e domani il governo deve versare altri 458 milioni di euro al Fmi; le pressioni per un compromesso che andrebbe bene ai creditori, ma non ad Atene, continuano e si fanno sempre più pesanti.

I partner europei sanno bene come trattare: danno a Tsipras ossigeno necessario per «sopravvivere», ma non per muoversi liberamente. L’asfissia, però, è vicina. «Non c’è nessuna possibilità che la Grecia non onori i suoi obblighi nei confronti del Fmi» ha detto il portavoce Gavriil Sakellaridis. Stesso discorso anche dal ministro delle finanze greco. «La Grecia intende rispettare tutti i suoi obblighi nei confronti dei suoi creditori» ha sottolineato Yanis Varoufakis dopo il suo incontro con Christine Lagarde.

Ed è vero che finora il governo ha rispettato tutti i suoi doveri, nonostante lo Stato non abbia preso un euro dai suoi creditori, da quando Tsipras è stato eletto. Di fatto, però, i soldi mancano e a sentire ministri e alti dirigenti della sinistra radicale nel caso che «le casse si svuotino, preferiremo pagare stipendi e pensioni e non i creditori». In questo ambito assume particolare importanza il face to face Tsipras- Putin.

A sentire alcuni media locali Atene potrebbe chiedere aiuti economici a Mosca. Ma non è affatto vero che nei colloqui tra i due si discuterà di questo: l’economia russa si trova nei guai e quindi non potrà lanciare il salvagente ad Atene. L’incontro è una buona occasione per riallacciare i rapporti bilaterali tra i due paesi di fede ortodossa. Nel 1979 il premier di allora, Costantino Karamanlis, fondatore del partito di destra, Nea Dimokratia, aveva visitato Mosca, inaugurando a livello geopolitico una politica di multipolarità di alleanze da parte di Atene.

Da allora tutti i governi greci, conservatori o socialisti, hanno avuto dei buoni rapporti con Mosca. E americani e europei non vedevano di buon occhio queste aperture del loro alleato sud-orientale.

Non a caso, ci sono state reazioni anche in questi giorni. Berlino pensa di tenere per sé il «diritto» di trattare con Mosca, e pare non riconoscerne la possibilità ad altri. Shulz ha dichiarato che Tsipras deve stare molto attento quando si incontrerà con Putin, perché ci sono delle regole nell’Ue. Il presidente della commissione per gli affari europei del Bundestag, Gunther Krichbaum ha affermato che «chi vuole un aiuto europeo deve orientarsi a Bruxelles e non a Mosca». Qualche segnale di preoccupazione è giunto anche da Washington. Prima della sua partenza il premier greco ha voluto tranquillizzare gli alleati di Atene, ma ciò non vuol dire che farà marcia indietro. Ambedue, Tsipras e Putin, hanno bisogno di questo rafforzamento dei rapporti bilaterali dei loro paesi. «I governi precedenti in Grecia non hanno fatto qualcosa per evitare questa politica delle sanzioni, senza un vero significato» ha detto Tsipras in un’intervista all’agenzia russa Tass, aggiungendo di non concordare con la politica delle sanzioni contro la Russia.

Putin infatti potrebbe allentare l’embargo, importando prodotti agricoli greci che darebbero una buona spinta all’economia agricola ellenica. Dall’altra parte Tsipras discuterà con il presidente russo sulle privatizzazioni. Come per esempio sulle forniture di gas in Grecia, oppure sull’accesso russo ad asset greci, come ha scritto il quotidiano russo Kommersant che cita una fonte nel governo russo. Nel 2003 Gazprom voleva acquistare Depa, l’azienda di gas ellenica, ma alla fine il deal non si è concluso perché il colosso russo non aveva ricevuto garanzie sufficienti sulla sua posizione finanziaria. «È importante collaborare e aiutarci a vicenda, visto che la Grecia può diventare l’ anello di annessione tra l’ occidente e la Russia» ha detto il premier greco, che incontrerà anche il suo omologo Dimitri Medvedev, il patriarca della chiesa ortodossa russa, Kirill e terrà una conferenza all’ università di Mosca.