Visioni

Lucio Dalla, la speranza e il muro di Berlino

Lucio Dalla, la speranza e il muro di BerlinoLa copertina del disco con scatto di Renzo Chiesa

Musica In occasione del quarantennale dalla pubblicazione, il 13 novembre torna in edizione rimasterizzata con booklet e immagini inedite, lo storico album del cantautore bolognese

Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 10 novembre 2020

Quando arriva nei negozi nell’autunno del 1980, Dalla – che chiude la trilogia con cui il cantautore bolognese raggiunge un enorme successo discografico – è già un album predestinato a diventare un classico del pop italiano. A partire dalla iconica fotografia di copertina, la coppola di Lucio e i suoi occhiali – geniale scatto firmato da Renzo Chiesa. Si rasenta la perfezione, il sound compatto degli Stadio e un’ispirazione che permette a Lucio di creare otto brani di elevatissima fattura. Una base di pianoforte, chitarre ben in evidenza: un sound che non invecchia a distanza di quarant’anni. Lo ricorda anche Maurizio Bianconi a cui è stata affidata la rimasterizzazione del disco per Sony Music (Legacy Recordings) e che viene pubblicata in una nuova edizione limitata in cd e vinile, venerdì 13 novembre. «La musica che scaturisce dai nastri originali analogici originali registrati e mixati al Castello di Carimate, curati dal sound engineer Ezio de Rosa e dal produttore Alessandro Colombini, è perfetta sotto tutti i punti di vista, tecnica e artistica. La trasposizione digitale a 192 khz/24 bit ha permesso di conservare la purezza e originalità dei suoni dell’epoca».

ACCOMPAGNATO da un libretto con interviste, redatto da John Vignola, il box contiene anche le immagini di Camilla Ferrari, scattate nella città di Bologna. «Mentre ascolto Dalla, mi sento sospesa in un limbo temporale in cui tutto e niente accadono simultaneamente – spiega in una diretta streaming la fotografa – dove la notte è protagonista e intesa non solo come assenza di luce, ma anche come metafora di un’emozione». Fra i musicisti impegnati nella realizzazione dell’album, anche un allora giovanissimo chitarrista, Ricky Portera: «Le canzoni del disco sono intrise dalle emozioni della vita, della morte, solitudine e disperazione. Futura nacque a Berlino, giravamo per la città di notte e Lucio si trovò davanti a una delle torrette del muro, ci salì e vi rimase mezzora – accanto c’era anche Phil Collins. Ne discese sconvolto ma con l’ispirazione per scrivere quel capolavoro dedicato alla speranza di un futuro migliore».

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