L’assenza di linee della metropolitana ha fatto sì che il quartiere di Dyker Heights fosse protetto dalla gentrificazione, consentendogli di mantenere quell’aria anni 70-80 descritta infinite volte dai film sulle comunità italo americane di NYC. Dyker Heights infatti si trova tra Bay Ridge e Bensonhurst, aree di Brooklyn caratterizzate da una forte presenza d’immigrati Italiani di seconda o terza generazione, pasticcerie dove si possono assaggiare cannoli, cassate e pastiere, che riconciliano i palati di una città non certo famosa per la qualità del cibo e persino un club Juventus.
È proprio a loro, gli immigrati, che viene attribuito l’inizio della tradizione delle luci di Natale: poco dopo la festa del Ringraziamento le case iniziano a essere addobbate con straordinari allestimenti che arrivano a costare anche trentamila o quarantamila dollari, facendo credere al visitatore di trovarsi sul set del film Conciati per le feste, pellicola natalizia di qualche anno fa, dove Danny DeVito e Matthew Broderick iniziano una guerra fratricida a lieto fine a causa del fastidio provocato dalla potenza delle luci installate fuori dalla casa di Buddy Hall (Danny DeVito) che illuminavano a giorno quella di Steve Fitch (Matthew Broderick).
Proprio come nel film, le stravaganti decorazioni di Dyker Heights sono diventate «Il tour delle luci», un’attrazione turistica che richiama visitatori non solo dagli Stati Uniti e NY ma da tutto il mondo, tanto che molti abitanti hanno incominciato a organizzare raccolte fondi per associazioni benefiche, mentre altri, stremati dall’incessante via vai di persone, macchine e autobus minacciano l’istituzione di comitati di quartiere e cause legali esattamente come faceva il povero Steve nei confronti di Buddy.
Certamente non la pensa così Inasmu, originario del Bangladesh a New York da oltre 25 anni. Avvisato da un suo amico dell’Alabama sull’esistenza di questo quartiere è venuto a vedere «lo spettacolo delle luci» di cui non aveva mai sentito parlare. Lo incontro mentre realizza un video per i suoi figli davanti la casa dei Polizzotto, una delle famiglie che con la grandiosità delle decorazioni ha contribuito a sviluppare questa tradizione. È una casa bianca adornata con soldati di legno che fanno la guardia in armi. La famiglia Polizzotto dona il ricavato dei fondi raccolti durante il periodo natalizio alla fondazione internazionale Make a Wish, che trasforma in realtà i desideri dei bambini malati di cancro. Fu il capostipite della famiglia, Alfred Polizzotto, che dopo una malattia, nel 1988 decise di addobbare la sua casa per sensibilizzare le persone e coinvolgere il quartiere nell’atmosfera di Natale.
Ancora oggi, insieme alle famiglie Spata, Lambrone e Rizzuto e alle molte altre che si sono aggiunte negli anni come i Boorman, di origini irlandesi e scozzesi, «i Polizzotto -come afferma orgogliosamente suo nipote Michael Gallo- continuano questa tradizione».