Sarà il primo banco di prova dopo la nascita del «governone» di Mario Draghi. In Calabria il prossimo 11 aprile alle regionali si testerà la reazione dell’elettorato verso le innaturali alleanze sperimentate a Roma. E a queste latitudini la novità è una sinistra variegata riunita intorno al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. A due mesi dal voto, per ora, lui è l’unico candidato alla presidenza. Ieri Carlo Tansi, l’ex capo della Protezione civile regionale che era già da tempo sceso in campo, ha dovuto cedere il passo, rinunciando alla sua candidatura. In cambio di un’ipoteca sulla poltrona di presidente del consiglio regionale, ha stretto un accordo con l’ex magistrato.

Il fiore all’occhiello della coalizione è Mimmo Lucano. L’ex sindaco di Riace dovrebbe essere capolista in tutte le tre circoscrizioni calabre. Sarebbe un gran colpo per il network che de Magistris sta costruendo in queste settimane. Una coalizione di sei liste civiche e di movimento per puntare al bersaglio grosso. E le alchimie dei palazzi romani potrebbero giovargli. Interpellato da il manifesto, Lucano spiega così la sua discesa in campo. «Luigi potrebbe ricostruire la sinistra frammentata in troppi rivoli e personalismi. Il suo arrivo – sostiene – ha acceso un fuoco di speranza. Proprio come i curdi quando arrivarono davanti a questo mare quasi trenta anni fa. La sinistra calabrese è sempre stata forte nelle piazze, ma non nelle urne. A queste regionali potremmo invertire la tendenza. Io me lo auguro e sono molto fiducioso sulla vittoria. La Calabria ha bisogno di riscatto sociale e civile. Occorrerebbe costruire tante Riace sparse nella regione, ripartendo dalle aree fragili e disabitate. La candidatura di de Magistris rafforza la lotta contro le disuguaglianze e contro le mafie, per fermare lo sfruttamento schiavistico dei migranti nelle campagne. Nel solco di Peppe Valarioti, di Giuseppe Lavorato e di Peppino Impastato. Giovedì rivedrò de Magistris a Reggio Calabria e definiremo nei dettagli il mio impegno elettorale».

Il sindaco di Napoli intanto continua il suo viaggio in Calabria. Ieri, tra gli altri, ha incontrato a Cosenza esponenti dei centri sociali e dei movimenti per il diritto all’abitare. Mentre a Rende, nella sede del movimento di Carlo Tansi, l’ex capo della protezione civile calabrese e Luigi de Magistris hanno ufficializzato il patto.