Luca Barbareschi e gli escrementi dei rom
Narrazioni L'intervento a Linea notte sulla manifestazione di Torre Maura
Narrazioni L'intervento a Linea notte sulla manifestazione di Torre Maura
A Linea notte per promuovere il film da lui prodotto e interpretato – Dolceroma – Luca Barbareschi è intervenuto su tutti i temi del giorno fra cui la manifestazione a Torre Maura contro il trasferimento di 77 rom nel quartiere all’urlo «dovete morire di fame». Impossibile negare che i rom rubino sostiene Barbareschi per perorare la tesi per cui «è sbagliato mettere sempre l’accento su una reazione eccessiva» a una situazione di disagio. Nella pista ciclabile fuori Roma che l’attore ed ex deputato percorre verso Rieti ci sarebbero perfino i loro escrementi.
E anche l’ovvietà della frase: «Nei campi rom ci sono persone che rispettano la legge» detta da Maurizio De Giovanni, suscita lo sbotto di Barbareschi: «Ma dai ma vaffanculo». È una questione di narrazioni: quella per cui i rom rubano e lasciano i loro escrementi sulle piste ciclabili percorse dalla gente che invece va di corpo sul water non ha mai perso il suo smalto. D’altronde è lo stesso Barbareschi a spiegarlo parlando di intrattenimento: «L’Italia è un paese da telenovela, io produco decine di serie tv e se la struttura narrativa diventa ellittica e si complica la gente si ferma, non capisce».
Meglio allora le rappresentazioni monolitiche, inaccessibili alla complessità. E con le quali si può sostenere ciò che si vuole, tanto ormai anche la Storia è questione di opinioni: così in un’intervista di Barbareschi su «Vanity Fair» il partigiano Luchino Visconti diventa un codardo che abbandona il fascismo nel ’43. Dopotutto in certe narrazioni non ellittiche molto di moda piace etichettare come opportunisti coloro che sono stati convintamente, e sempre, comunisti.
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento