L’inizio è in una chiesa col tetto sventrato, il funzionario osserva il cielo. Polonia, 1949, comunismo post bellico e cattolicesimo integralista cercando l’«anima popolare»: potrebbe già essere una dichiarazione di intenti. Wiktor è un musicista con la moglie girano nei villaggi alla ricerca dei canti tradizionali e popolari che registrano facendo cantare e suonare vecchi e bambini – un po’ come faceva Carpitella nel nostro sud – per rielaborarli nella nuova scuola che formerà la compagnia di danza e musica popolare. Più della memoria perduta nel boom industriale italiano, l’obiettivo è recuperare le «tradizioni» per esaltarle nel socialismo che che...
Visioni
Love story sullo sfondo della guerra fredda
Cannes 71. In concorso «Cold War» di Pawel Pawlikowski, ambientato nella Polonia del socialismo reale. Troppi elementi, melò, tragedia e spiritualità per una regia diligente ma piatta