A Louisville, Kentucky – diede i natali a Cassius Clay-Mohammed Ali (Il labbro di Lousville) – continuano le manifestazioni per Breonna Taylor, la donna afroamericana di 26 anni uccisa dalla polizia nella casa dove viveva con il fidanzato Kenneth Walker. Taylor faceva l’infermiera al pronto soccorso, la notte tra il 12 e il 13 marzo non era di turno ed era andata a letto abbastanza presto; verso mezzanotte 3 agenti di polizia, Jonathan Mattingly, Brett Hankison e Myles Cosgrove, avevano fatto irruzione nel suo appartamento sfondando la porta con un ariete, senza identificarsi, per un’indagine sul traffico di droga.

GLI AGENTI avevano poi dichiarato di aver agito in quanto avevano visto un sospettato recapitare un pacco presso l’appartamento di Taylor e Walker, e questa era stata la ragione sufficiente per avere un mandato di perquisizione senza l’obbligo di bussare ed identificarsi. Proprio a causa dell’irruzione improvvisa Walker, spaventato, si era armato per autodifesa usando una pistola detenuta legalmente, sparando per primo, e ferendo uno degli agenti alla gamba. In risposta gli agenti di polizia avevano cominciato a sparare alla cieca, colpendo per 8 volte Taylor, che si trovava in camera da letto.

Nella casa della coppia non è stata trovata alcuna sostanza illegale e nessun agente di polizia è stato incriminato.

L’OMICIDIO della donna è tornato a provocare un’ondata di indignazione dopo l’uccisione di George Floyd a Minneapolis, e dopo l’uccisione, il mese scorso, del 53enne David “Yaya” McAtee, anche lui ucciso a colpi di pistola dalla polizia durante una delle manifestazioni per George Floyd, mentre vendeva cibo dal suo camioncino. In quell’occasione la guardia nazionale e la polizia avevano sparato 18 volte su i manifestanti, due di quei colpi avevano ucciso McAtee.

A MAGGIO la senatrice democratica della California Kamala Harris ha richiesto l’apertura di un’indagine indipendente sul caso Taylor condotta dal Federal Bureau of Investigation, e le indagini sono iniziate il 21 maggio scorso, questo però non basta per placare la rabbia della popolazione che si sente oltraggiata dalla normalizzazione di questi omicidi, così scende di nuovo in piazza, e martedì scorso 87 persone sono state arrestate e accusate di resistenza a pubblico ufficiale dopo una manifestazione pacifica conclusasi davanti la casa del procuratore generale del Kentucky, Daniel Cameron.

La protesta è iniziata martedì sera nei pressi della Ballard High School di Louisville, Kentucky, secondo quanto riferito dall’affiliata della CBS WLKY-TV. I manifestanti hanno marciato dalla scuola a casa di Cameron dove in molti si sono seduti sul prato antistante la casa di Cameron.

NELLA DICHIARAZIONE rilasciata dalla polizia di Louisville si legge che «87 persone sono state arrestate a causa del loro rifiuto di lasciare la proprietà e dei loro tentativi di influenzare la decisione del procuratore generale con le loro azioni. Sono tutti accusati di intimidazione di un partecipante a un processo legale (reato di classe D), condotta disordinata di 2° grado (reato di classe B) e 3° grado di trasgressione penale. (Violazione di proprietà privata)». Cameron ha affermato che il suo ufficio «continuerà con un’indagine approfondita ed equa sulla morte di Taylor e la protesta non modificherà il nostro perseguimento della verità.

L’obiettivo dichiarato della protesta di oggi a casa mia era di intimorire. Questo non è accettabile e serve solo ad ulteriore divisione e tensione all’interno della nostra comunità. La giustizia non si ottiene sconfinando nella proprietà privata, e non si ottiene attraverso l’escalation. Si ottiene esaminando i fatti in modo imparziale e giusto. Questo è esattamente quello che stiamo facendo e che continueremo a fare nel corso di questa indagine».

La gestione del caso di Breonna Taylor da parte del sindaco di Louisville Greg Fischer, così come la morte di David McAtee e la gestione delle proteste che hanno fatto seguito, saranno presto indagate.

Il Government Oversight and Audit Committee (GOA) del Louisville Metro Council ha presentato un ordine per avviare ufficialmente un’indagine «sull’azione e l’inazione dell’amministrazione Fischer». Sebbene non sia ancora accaduto e non vi siano scadenze per le indagini, secondo il comunicato, il Goa prevede di citare in giudizio l’ex capo del dipartimento di polizia di Louisville Steve Conrad e l’attuale capo Robert Schroeder. L’inchiesta include un’investigazione sulle azioni che hanno portato alla morte di Taylor, sui documenti pertinenti alle morti sia di Taylor che di McAtee, sui sistemi di addestramento che hanno portato al mandato senza bisogno di identificazione nel caso di Taylor e sulle risposte alle proteste.

VERRÀ ESAMINATO anche il motivo che ha portato la polizia di Louisville ad usare i gas lacrimogeni in occasione di proteste pacifiche, e le ragioni che hanno portato il sindaco ad impiegare sia la polizia che la guardia nazionale, sempre nell’ambito di proteste non violente, e perché gli effetti personali dei manifestanti in stato di fermo siano stati scaricati in un cassonetto.

Il comitato ha dichiarato alla Cnn che non è ancora chiaro quale azione verrà presa, considerando che l’inchiesta è appena iniziata.

«La legge statale conferisce al Consiglio il potere di rimuovere un funzionario dall’ufficio, qualunque funzionario, incluso il sindaco, ma tale azione deve essere giustificata da cattiva condotta o attività criminale – ha detto il portavoce del comitato alla Cnn – Questo vale per i consigli di amministrazione e le commissioni, i direttori del governo della municipalità, ed anche per i vari dipartimenti. Per situazioni di questo tipo richiede un voto di approvazione di maggioranza da parte del Consiglio a seguito della presentazione di una relazione, o dei risultati di un’indagine. Il Consiglio ha anche il potere economico quando si tratta di finanziare tutte le agenzie governative tra cui quella della polizia. Ma tutto, ripeto, passa da un’indagine della commissione. Questa indagine appena iniziata».