Ogni nuovo inizio comprende l’abbandono e Side Baby si lascia alle spalle le controversie della Dark Polo Gang che aveva fondato e del vecchio pseudonimo, Dark Side. Già con il titolo dell’album Arturo, come il suo nome di battesimo, c’è il riappropriarsi della propria individualità e, forse, anche del proprio corpo giacché l’autore torna da un periodo di disintossicazione. In copertina Arturo dorme sull’acqua, il corpo ricoperto di tatuaggi sembra addomesticato dall’orsacchiotto sulla pancia di quando era bambino. Romano, figlio d’arte, resta ribelle (come in Mostro) ma attutendo lo spirito provocatorio del benestante, in cambio dell’insicurezza sincera di diventare uomo a 24 anni. Allo stesso modo la trap ha basi sussurrate e cupe, per un immaginario in cui scorre bene il flusso di coscienza. Feat di Gué Pequeno in Frecciarossa e di Luchè nel brano Freddo, ma quello più incisivo è con la voce della mamma, nell’ultima traccia Arturo: «So che comunque ce la farai, a tirare fuori il bello che c’è dentro di te».