L’orsa Jj4 non verrà uccisa, almeno fino all’11 maggio. Il Tar di Trento ha accolto una richiesta di sospensiva dell’ordinanza di abbattimento dell’animale responsabile della morte del giovane runner Andrea Papi, ritrovato cadavere in un bosco a Caldes, il 6 aprile scorso. La sospensiva, su istanza della Lav (la Lega Anti Vivisezione) resterà in vigore fino all’udienza.
L’associazione, nei giorni scorsi, aveva inviato sia al presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, una proposta formale per chiedere il trasferimento dell’orsa in un rifugio sicuro. Il governatore trentino, nel frattempo, aveva invece firmato un’ordinanza di cattura e abbattimento dell’esemplare di 17 anni che la settimana scorsa aveva ferito mortalmente Papi. Ad appoggiare formalmente la posizione della giunta provinciale ieri è arrivato anche il parere scientifico dell’Ispra, che venerdì scorso era stato attaccato dagli esponenti della Lega.
Il documento analizza tre animali considerati problematici: oltre alla femmina Jj4 anche i due maschi identificati come Mj5 e M62. Per quanto riguarda Jj4, in particolare, che «dalle analisi genetiche condotte la responsabile dell’attacco mortale sul Monte Peller dello scorso 5 aprile», Ispra ritiene che l’ordinanza per l’intervento di «rimozione dell’orso», per i motivi che sono richiamati e che riguardano l’incolumità e la sicurezza pubblica, sia «coerente con le indicazioni del Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno nelle Alpi centro-orientali (Pacobace)», il documento che contiene una tabella di riferimento con i comportamenti problematici degli orsi, ordinati secondo un indice di pericolosità, che evidenzia le possibili azioni per affrontare i diversi casi.
Il termine «rimozione» riportato nel comunicato dell’Ispra però non c’è nella tabella. Così il manifesto ha chiesto all’istituto di specificare che cosas’intenda con questa parola e la risposta è che «per rimozione si intende o la captivazione permanente (confinamento in recinto) o abbattimento. Nel caso di JJ4 la Provincia di Trento parla di abbattimento e noi l’abbiamo ritenuta coerente con il Pacobace». Anche per Mj5, esemplare di orso che lo scorso 5 marzo si è reso responsabile di un attacco a un cittadino di Rabbi, sempre in provincia di Trento, Ispra ha espresso un parere favorevole alla misura della rimozione proposta dall’ente provinciale.
Il parere non sarà apprezzato dal Partito animalista, che ieri ha dato notizia di aver presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Trento, per chiarire «le possibili responsabilità umane e delle istituzioni» riguardo la morte di Papi. Il partito chiede di approfondire la responsabilità del monitoraggio di Jj4 e la predisposizione dei piani di prevenzione, gestione e sicurezza del progetto per il re-inserimento dell’orso bruno in Trentino.
Secondo gli animalisti l’abbattimento risulterebbe «inutile ai fini della sicurezza, e sarebbe anche di intralcio alla gestione delle future indagini per i fatti accaduti e della responsabilità da identificarsi».