È possibile ritrovare la fresca energia degli ottoni balcanici? Cesare Dell’Anno, trombettista e leader degli Opa Cupa, animatore culturale e nottambulo, dice di sì e lo dimostra contaminando l’entusiasmo delle fanfare con le sonorità tipiche del Sud Italia, impreziosite da tempi dispari e irregolari.

In questo suo nuovo album dal titolo Baluardo propone diciassette brani tra originali, riletture di brani tradizionali (alcuni già famosi e smaglianti in andamenti davvero strepitosi come La Rosa Enflorece e Moja mala nema mane) e due dediche a Amy Winehouse (con una versione di You know I’m no good) e Adnan Hozic, il bosniaco fondatore dei Balkanja.

Brani ispirati alle melodie ottomane, alla musica popolare della Puglia, all’improvvisazione jazz, alle bande di paese in un mix estremo e godibile, un connubio perfetto di tradizione e avanguardia. Ritmi forsennati e shqiptar funk, ballate orientali ed esplorazione di nuovi percorsi sul pentagramma.

La copertina (una tromba con le manette) e il titolo si riferiscono a una squallida vicenda di politica locale, un personaggetto che si è battuto contro la gestione della Casa della Musica Livello 11/8 (dove il disco è stato registrato per l’etichetta omonima), una «residenza artistica», un luogo di incontro e confronto tra giovani musicisti.