La candidatura a sindaco di Roma di Sandro Medici ha ricevuto il sostegno dell’Alleanza per il lavoro, i beni comuni e l’ambiente (Alba). Per Emmanuele Curti, il portavoce nazionale dell’associazione a cui aderiscono tra gli altri Marco Revelli e Paul Ginsborg oltre ad una serie di realtà della sinistra sociale e di base in Italia, la lista di cittadinanza «Repubblica romana» guidata da Medici rappresenta un laboratorio politico che andrà oltre le elezioni amministrative del 26 e 27 maggio.

La rete dei movimenti, delle associazioni e dei partiti (Rifondazione Comunista e Comunisti italiani nella lista «Sinistra per Roma per Medici Sindaco») che ha aderito a «Repubblica romana» rappresenta un modello a cui guardano anche a Pisa, Siena, Ancona, Catania e Brescia. Prima della scadenza elettorale, i rappresentanti delle liste civiche che sono state presentate in queste città in occasione delle amministrative si incontreranno a Roma per valutare la possibilità di dare vita ad una rete nazionale. «La coalizione sociale composta anche da lavoratori dipendenti e precari, da intellettuali e da persone di grande esperienza politica che si è creata attorno alla candidatura di Medici – ha detto Curti nella conferenza stampa che ieri ha ufficializzato la posizione di Alba – rappresenta una soluzione per chi in Italia non vuole costruire la “sinistra” a tavolino ma si rivolge ai mondi e alle lotte che attraversano il lavoro e la società». «È l’unica garanzia che il disperato bisogno di pulizia e di discontinuità che sale dalla società trovi rappresentanza in una proposta limpidamente di sinistra – ha aggiunto Marco Revelli in un messaggio inviato al comitato civico di Medici – Questa è un’opportunità, forse l’ultima, per dimostrare che Roma è lontana da Bisanzio».

Luca D’Innocenti, esponente di Alba e candidato al consiglio comunale di Roma Capitale per Repubblica romana, ha sottolineato che Medici: «è stato coerente nel portare avanti scelte non facili. Come amministratore del X municipio di Roma scelto di requisire duecento abitazioni sfitte nel 2007, per trovare una soluzione in una città dove ci sono migliaia di persone senza casa e tante case senza persone. È stato fermo nel fare cose giuste che poi hanno trovato un riscontro anche in una sentenza della Corte di Cassazione nel 2007 e poi confermato dal tribunale di Roma nel 2009». Per Monica Pasquino, candidata al consiglio comunale, questa soluzione rientra nel programma di «Repubblica romana» insieme alla proposta di congelare il debito della città (9,14 miliardi di euro al 31 dicembre 2012) e il riuso degli spazi abbandonati in città per avviare esperimento di coworking e di auto-impresa rivolti ai lavoratori precari, autonomi e agli artigiani. Barbara Pettine, candidata sindaco al secondo municipio, ha polemizzato contro la campagna per il «voto utile» di chi sostiene a Roma Ignazio Marino contro Gianni Alemanno: «Mi chiedo come si possa giustificare la scelta di Sel di allearsi con un partito in disfacimento come il Pd romano – ha detto Pettine – mentre si divide dalla coalizione a livello nazionale».

La proposta di avviare un «processo costituente» a sinistra è stata lanciata da Medici dalle colonne de il manifesto del 17 aprile. «Non ho ricevuto nessuna risposta dalle oligarchie del Pd o di Sel – ha detto Medici – Del resto, Marino è in difficoltà: non conosce Roma e un contesto politico dove i poteri sono ingordi e rapaci e ci sono consorterie che appoggiano il centrosinistra. Rinnovo il mio appello agli elettori di centrosinistra. Oggi c’è uno spazio politico molto ampio che possiamo costruire insieme». Alle 9,30 di oggi Repubblica romana partecipa al corteo dell’Anpi da via di San Gregorio a Porta San Paolo. I suoi candidati e gli attivisti indosseranno un foulard ciclamino.