Piovono critiche su Maria Van Kerkhove, capo dell’unità dell’Oms dedicata alla risposta al coronavirus. Durante la quotidiana conferenza stampa dell’Oms, l’epidemiologa statunitense ha affermato che la trasmissione dell’infezione da pazienti asintomatici «sembra rara», anche se ciò non può essere escluso e la ricerca di dati dell’Oms sia ancora in corso. Van Kerkhove è stata criticata per ragioni tra loro opposte.

Secondo alcuni, l’Oms avrebbe cambiato idea «per l’ennesima volta» dopo aver ingigantito il rischio. Altri, invece, hanno criticato Van Kerkhove perché minimizzerebbe un rischio reale.

In realtà, la ricercatrice ha ripetuto ciò che l’Oms afferma da sempre pur tra mille cautele. Alcuni studi suggeriscono che la trasmissione del virus da pazienti asintomatici sia frequente. Ma spesso riguardano pochi casi: nello studio su Vo Euganeo del microbiologo Andrea Crisanti, per esempio, la stima si basava su soli 3 casi. Altre ricerche, invece, stimano la probabilità di infezioni da asintomatici (e più spesso pre-sintomatici) con modelli probabilistici, senza documentare direttamente la trasmissione.