Dall’Africa settentrionale al Sahel fino all’Africa subsahariana, il virus del Covid-19 sta inesorabilmente avanzando nel continente. Ad oggi sono 32 i paesi che hanno registrato 769 contagi, nel continente con circa una quarantina di decessi.

Numerose nazioni dalla Tunisia per arrivare fino al Sudafrica hanno chiuso i loro confini ed hanno dichiarato lo stato di emergenza nazionale. Se i presidenti africani hanno avviato misure rigorose per cercare di impedirne la diffusione, la popolazione civile sembra ancora ignara della reale portata del fenomeno.

«Questo è il pericolo di cui sono preoccupato» ha affermato lo scorso giovedì Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità «se il virus dovesse arrivare nelle metropoli africane come Lagos, Addis Abeba o Il Cairo, visto anche il livello di povertà e la carenza di strutture ospedaliere, il contagio potrebbe diventare una catastrofe». «Il miglior consiglio per il continente africano – ha concluso  l’eritreo Ghebreyesus – è prepararsi al peggio e prepararsi oggi».