Per quanto riguarda la vicenda elettorale le prossime ore saranno decisive. Il disastro della gestione del centrodestra è sotto gli occhi di tutti. Le ultime notizie, sulle tragiche colpe riguardanti la mancata “zona rossa “a Bergamo, sono un definitivo, inappellabile atto di accusa. Ma tutta la gestione della Sanità è un esempio di pessima amministrazione che sarà riproposta, se a vincere sarà il centrodestra. Letizia Moratti non potrà vincere, ma è responsabile del disastro tanto quanto Fontana. Figuriamoci se avrebbe potuto essere la soluzione! La Sanità è il punto centrale della competizione elettorale. Così come la difesa dei beni comuni, dell’ambiente e del territorio, dei diritti, del lavoro giusto e dignitoso e del superamento delle diseguaglianze sociali.

La sconfitta del centrodestra nelle sue due varianti è il primo passo imprescindibile per costruire una Lombardia migliore. Questa occasione oggi c’è. Coglierla è quindi un dovere. Chi vuole sconfiggere il centrodestra non può che cercare l’unità e coltivarla, mobilitando energie, voglia di impegno ed entusiasmo che altrimenti, inevitabilmente, non ci sarebbero. Infatti, andare divisi equivarrebbe a certificare che si è rassegnati a perdere. I nostri potenziali elettori lo capirebbero immediatamente. E non sarebbero teneri con chi verrebbe identificato come una delle principali cause della sconfitta.

Le forze politiche sembrano orientate a prendere atto della candidatura di Majorino. Crediamo, tuttavia, che l’unità di tutte le forze che si oppongono a Moratti e Fontana sia una condizione necessaria ma non sufficiente; serve anche un protagonismo civico che offra una spinta ed uno spazio all’impegno diretto, diffuso e convinto in prima persona delle numerose persone che si riconoscono nei valori universali della sinistra e della democrazia. È questo l’obiettivo che auspichiamo e per il quale siamo impegnati. I partiti non sembrano in grado di raccogliere tutte le energie che potenzialmente ci sono. Per questo riteniamo utile provare ad aggiungere un’altra opportunità all’interno della coalizione. Una lista civica, aperta a tutti, libera e felice di essere in campo per dare una mano ad una causa grande ed importante. Una lista in cui tutti si sentano in casa propria e in buona compagnia. Individuando come primo terreno di unità (in sintonia con l’appello proposto da Medicina Democratica, che ha raccolto l’adesione di centinaia di operatori del settore in Lombardia) la centralità del tema della difesa della Sanità Pubblica e dunque della vita e del benessere garantito a tutti nelle scelte di chi governa.

Si può fare e dunque si deve fare.

Non si facciano prevalere pur legittime ragioni di parte all’interesse di “liberare” la Lombardia. Proviamo a vincere.

Emilio Molinari, Piero Basso, Daniele Biacchessi, Tiziana Baldini, Alessandro Braga, Andrea Di Stefano, Massimo Gatti, Laura Incantalupo, Antonio Lareno, Leo Fiorentino, Corrado Mandreoli, Gabriele Mariani, Maria Grazia Meriggi, Claudio Migliavacca, Livio Neri, Stefano Nespor, Tiziana Pesce, Silvano Piccardi, Claudia Pinelli, Angelo Solazzo, Basilio Rizzo, Adele e Daniela Rossi, Mariangela Villa, Alessandro Zosi, Roberto Zuccolin.