«Sono le 10 del mattino, sono al telefono con il numero verde dell’Ats per prenotare il vaccino antinfluenzale da 80 minuti e non ho ancora ricevuto risposta». A parlare è F.M., al 6° mese di gravidanza. «La mia Asst di riferimento è quella dell’Ovest Milanese (Legnano, Magenta, Abbiategrasso). Ho cercato diverse volte di prenotare tramite il call center e il form online ma il primo era saturo, il secondo non riusciva neanche a caricare la pagina web a causa delle tante richieste di accesso».

G.S. deve prenotare il vaccino per tre anziani over 70 il cui medico di base non ha aderito alla campagna vaccinale: «Ho telefonato a tutti i numeri Ats che ho trovato. Ho tentato la procedura online ma senza successo. All’11 novembre, sono tutti e tre senza prenotazione e senza vaccino». Alla rabbia dei cittadini si aggiunge la frustrazione dei medici di famiglia. «La terza fornitura di dosi, che doveva essere disponibile dal 10 di novembre, forse lo sarà non prima del 20», spiega una medica di Milano.

Una circolare inviata il 9 novembre dalla direzione generale al Welfare alle Ats e alle Asst, spiega che i medici di medicina generale non potranno prenotare ulteriori dosi di vaccino prima di mercoledì 18 . «Ad oggi non sappiamo ancora quante ce ne verranno consegnate», spiega ancora la dottoressa. Con le 80 ricevute tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, alcuni suoi colleghi sono riusciti a malapena a vaccinare il 10% dei pazienti che ne avrebbero diritto. Calcolando che il 90% rimanente si attesterebbe intorno alle 640/650 unità, è del tutto improbabile che Regione Lombardia riesca – entro soli 8 giorni – a soddisfare tale richiesta.

Dei vaccini oggetto di gara di Aria spa, centrale acquisti del Pirellone, ne sono stati distribuiti solo 692 mila. Ferme al palo altre 200 mila dosi, in fase di distribuzione, mentre altre 620 mila rimangono ancora non autorizzate dall’Aifa, l’agenzia nazionale del farmaco. «Non capisco come sia potuto accadere. Si prepara la campagna vaccinale ogni anno da anni», aggiunge con particolare sconcerto la dottoressa. La situazione più difficile, a suo dire, è la gestione delle richieste di pazienti: «Da noi vengono per avere delle risposte che non abbiamo. Era prevedibile che con la pandemia ancora in corso, la richiesta di vaccini sarebbe aumentata».

Intanto, nel bel mezzo della seconda ondata di Covid, trema Palazzo Lombardia in vista di un vertice di maggioranza previsto per domani. Alla riunione, in agenda alle 14.30, parteciperanno capigruppo e coordinatori regionali di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia. Potrebbe essere il momento in cui la Lega e la maggioranza in consiglio chiederà le dimissioni di Gallera? Non è da escludere.