Il rimpasto di giunta in Lombardia è un patto di potere tra capi, Salvini e Berlusconi, che guarda al passato. Il modello privatistico, liberista e consociativo forgiato negli anni di governo di Roberto Formigoni torna protagonista con l’ingresso in giunta di Letizia Moratti, la «lady di ferro» che incarna per storia politica e personale proprio quel modello di privato nel pubblico e che nella nuova giunta si occuperà di welfare, sanità e della vicepresidenza. Questa operazione restaurazione è stata resa possibile da Giulio Gallera, l’assessore delle gaffe che non ha saputo gestire l’emergenza Covid e che si è trasformato nel capro espiatorio a cui addossare tutte le colpe. Se Gallera ci ha messo abbondantemente del suo, il resto della compagine si assolve e si affida per il futuro all’usato sicuro.

CON QUESTO RIMPASTO Silvio Berlusconi è riuscito nel miracolo di non far scomparire del tutto Forza Italia, un vero colpo di genio quello di aver ritirato fuori dal cilindro Letizia Moratti. Un partito in crollo di consensi Forza Italia, costantemente coinvolto in inchieste giudiziarie, a cui va la vicepresidenza della regione con una figura che studierà per diventare la candidata del centro destra alle regionali del 2023. Matteo Salvini riesce a piazzare un paio di suoi fedelissimi, Alessandra Locatelli e Guido Guidesi, con due nuovi assessorati creati ad hoc molto funzionali alla comunicazione salviniana: politiche sociali, famiglia e disabilità per Locatelli e recovery plan, ristori e sviluppo economico per Guidesi.

Alessandra Locatelli è stata per 2 mesi ministra della famiglia nel governo Conte I e prima vicesindaca «sceriffa» nella giunta di Como, un’ultrà salviniana spesso trovatasi più a destra del suo Capitano nella città dal 2017 laboratorio della destra. Guido Guidesi, anche lui sponsorizzato da Salvini, gestirà i soldi del Next Generation Eu in arrivo dall’Europa e quelli dei ristori in arrivo da Roma. Un terzo dei fondi europei dovranno essere spesi per iniziative e progetti contro il surriscaldamento climatico ma Guidesi è ricordato per un paio di iniziative parlamentari per il raffreddamento globale. Un bel cortocircuito. «Come deputato è diventato famoso per aver proposto quello che è stato definito l’ordine del giorno più assurdo del XXI secolo del nostro Parlamento» commenta Stefano Caserini, del direttivo di Italian climate network. «Aveva proposto di valutare le cause dell’imminente raffreddamento globale legato alle variazioni delle macchie solari, una tematica fuori dalla storia. Aveva anche proposto di dirottare 25 milioni in ricerche sul raffreddamento globale».

TRA LE NOVITÀ anche uno scambio di assessorati, quello alla casa torna a Forza Italia mentre nasce una delega ai rapporti con Milano in quota Lega. Il leghista Stefano Bolognini lascia la casa, subentra Alessandro Mattinzoli che dovrà gestirà la questione abitativa, i buchi finanziari dell’Aler, il malcontento nelle case popolari. Bolognini invece, già commissario della Lega a Milano, si occuperà della città a tempo pieno con una delega all’urbanistica della Città Metropolitana e affiancherà quindi Salvini nel lavoro sulla campagna elettorale per le comunali milanesi dove con l’ingresso nella giunta regionale di Letizia Moratti la Lega avrà più peso sulla scelta del candidato sindaco che per Salvini al momento è il giornalista Roberto Rasia Dal Polo. Il possibile sfidante di Beppe Sala ieri si è fatto vivo su facebook con un post su un tema caro alla Lega, la sicurezza, proponendo il coinvolgimento degli immigrati nel lavoro della polizia locale per favorire la comunicazione con i cittadini stranieri.

E ATTILIO FONTANA? La conferenza stampa di presentazione della giunta è stata breve e colma di retorica. Fontana ha usato le parole di Salvini: «La Lombardia deve tornare a correre e deve essere la regione che fa correre l’intero sistema paese». Peccato che nell’emergenza Covid la Lombardia sia invece la palla al piede dell’Italia, quella che l’ha fatta schizzare al primo posto per mortalità in Europa, quella fanalino di coda nella somministrazione dei vaccini.

Ora il capro espiatorio Gallera è stato sacrificato, Fontana messo sotto tutela, l’operazione restaurazione avviata. «Rimpasto tardivo e inutile» dicono le opposizioni. «Fontana appare solo, sconfessato e commissariato dal suo leader e dalla presenza ingombrante della sua vice» dice il Pd. «Inutile perdita di tempo» per il M5S, «Letizia Moratti non è più preparata sui temi sanitari di quanto lo fosse Gallera» commenta Michele Usuelli di + Europa. «Lady San Patrignano e la sceriffa Alessandra Locatelli: new entry che riportano la Lombardia indietro nel tempo» dice Rifondazione Comunista.