Nel giorno in cui ufficializza la sua discesa in campo per la presidenza della Regione Lazio, la deputata M5S Roberta Lombardi si presenta in un residence occupato in fondo alla via Tiburtina, per un convegno sul rapporto tra legalità e principi costituzionali che pare pensato apposta per rispondere alla linea securitaria della sindaca, sua compagna di partito ed eterna rivale, Virginia Raggi.

La rottura prima che nei contenuti politici e innanzitutto simbolica. Roberta Lombardi, che non si era mai espressa durante questa calda estate di sgomberi e chiusura dell’amministrazione romana alle rivendicazioni dei movimenti per il diritto all’abitare, siede nella hall di una delle cento occupazioni abitative di Roma, accanto a Paolo Maddalena e Ferdinando Imposimato. I due giuristi impugnano la Costituzione per ricordare come questa esprima la tutela del diritto umano inviolabile alla casa, che sovrasta per importanza qualsiasi articolo del codice penale («Che per larga parte risale al 1930», ricorda Imposimato). Lombardi chiude gli occhi a fessura e prende appunti. Poi applaude l’intervento dell’urbanista Antonello Sotgia, che ricorda come l’attuale amministrazione non rappresenti alcuna rottura rispetto alle logiche del mercato contro i diritti. Annuisce persino quando l’avvocato Romeo spiega che senza infrangere la legge non si costituiscono nuovi diritti, demolendo il feticcio della «legalità» fine a se stessa. Poi tocca a lei parlare: racconta la sua attività in parlamento ma ammette anche, quasi en passant, che dai relatori sono state mosse delle «giuste critiche» all’amministrazione che porta i colori della sua parte politica.

Poche ore prima, sulla sua pagina Facebook era comparso l’annuncio della disponibilità a correre alle regionali. «Chi mi conosce sa quanto io abbia a cuore Roma, la città dove sono cresciuta – dice Lombardi – e il Lazio, la Regione che per conto nostro amministra settori fondamentali per la nostra vita. Ebbene, fra non molto oltre alle elezioni nazionali si apriranno anche le elezioni regionali e i cittadini potranno scegliere il nuovo, o la nuova presidente. Proprio alla luce del lavoro svolto finora, ho deciso di mettermi in gioco». Adesso la aspetta il voto online. E, se queste sono le premesse, un confronto di fuoco con Raggi e una parte del mondo grillino.