Lavoro

Logistica Zara, il ministro di Al Sisi si intesta «la risoluzione della vertenza»

Logistica Zara, il ministro di Al Sisi si intesta «la risoluzione della vertenza»Lavoratori egiziani davanti ad un magazzino della logistica Zara

Logistica in Lotta Titoli trionfalistici sulla stampa del Cairo e una foto col console di Milano: "Abbiamo ottenuto i nostri diritti". Ma le cifre sono basse

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 20 marzo 2019

Sarebbe stato addirittura un intervento diretto del governo egiziano a imprimere la «svolta» alla vertenza della logistica Zara che ha portato all’interruzione dello sciopero dopo il raggiungimento di un accordo tra le cooperative e una parte dei lavoratori. A renderlo noto è lo stesso ministero del lavoro egiziano che ha rivendicato il proprio ruolo con un comunicato in cui spiega alcuni dettagli dell’iniziativa condotta tramite l’Ufficio di rappresentanza del lavoro del consolato d’Egitto a Milano. La nota stampa (ampiamente circolata sui quotidiani egiziani) definisce i lavoratori egiziani «l’ossatura portante» della forza lavoro del consorzio Il Faro, in quanto questi costituirebbero l’80% circa dei dipendenti del gruppo (1200 su 1600).
La trattativa sarebbe stata avviata proprio su iniziativa del ministro Mohammad Saafan e del console di Milano Ehab Abu Sariaa, che dopo aver approfondito la questione e le richieste dei lavoratori avrebbero convocato la proprietà delle cooperative che lavorano per Zara in cerca di una mediazione. Il ministero dichiara di aver posto alle coop il problema della paga oraria e dell’innalzamento della qualifica, riuscendo a ottenere un accordo per il riconoscimento di un aumento e il pagamento di 3000 euro di arretrati per ognuno degli ultimi cinque anni, da versare in tre diverse rate a decorrere dalla firma della conciliazione.
In seguito – sempre secondo il comunicato diffuso dal ministero – alla presenza del rappresentante del consolato egiziano si sarebbe svolta a Monza una riunione presso la sede del consorzio tra le coop e una non meglio precisata rappresentanza di lavoratori egiziani provenienti da diverse parti d’Italia, ai quali sarebbero stati presentati i termini della trattativa condotta dalle autorità egiziane. L’incontro si è concluso con l’accettazione sostanziale dell’accordo proposto e la decisione dei lavoratori di sottoscrivere la conciliazione sindacale, rinunciare alla protesta e rientrare al lavoro. A suggellare la conclusione positiva della trattativa è comparsa su alcuni giornali egiziani anche una foto che ritrae il rappresentante del consolato Ezzat Omran insieme ad alcuni dei lavoratori presenti all’incontro, con un cartello in mano che recita: «Abbiamo ottenuto i nostri diritti».
Il ministero del lavoro conclude la nota assicurando di aver difeso i diritti dei lavoratori e di averne impedito il licenziamento e, attribuendosi il merito di aver condotto le trattative e interrotto lo sciopero, incassa il «ringraziamento» al ministro e al console per il ruolo svolto.

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