E’ Ermal Meta in testa alla classifica generale provvisoria del 71mo festival di Sanremo. Al secondo posto Annalisa, al terzo Irama. A seguire, nell’ordine: Malika Ayane, Noemi, Fasma, Fedez-Michielin, Lo Stato Sociale, Willie Peyote, Francesco Renga, Arisa, Gaia, Fulminacci, La Rappresentante di Lista, Maneskin, Max Gazzé, Colapesce e Dimartino, ComaCose, Extraliscio, Madame, Gio Evan, Orietta Berti, Random, Bugo, Ghemon, Aiello. Una serata aperta ancora da Fiorello che ha raggiunto sul palco Amadeus svolazzante con ali da corvo che fra una battuta e l’altra infila un appello: «Mi rivolgo ai grandi: bisogna organizzare quanto prima una campagna vaccinale di quelle potenti, vogliamo vaccinarci tutti affinché questo incubo finisca». Il pretesto per l’appello di Fiorello dal palco dell’Ariston sono i giovani, che seguono numerosi il festival di Sanremo: «Molti di loro torneranno in Dad – dice lo showman – e so che non è facile, ma dobbiamo resistere, questi bei momenti della vostra età in qualche modo vi verranno restituiti e questo sarà solo un ricordo».

MA A SPACCARE IL VOLO è stata soprattutto Elodie. Chiamata da Amadeus a condurre la serata insieme a Fiorello, ha dato dimostrazione di talento vocale, intelligenza e capacità di adattarsi a più stili. «Sono qui perché ho abbattuto un muro – ha spiegato sola sul palco fasciata in un abito rosso a fiore –  e tutte le volte che sono riuscita da abbattere un muro, sono successe cose belle nella mia vita». Ha raccontato la sua storia:  «Vengo da un quartiere popolare di Roma, una borgata crudele, onesta, straordinaria, dove le persone possono essere demoralizzate, arrabbiate, e io ero una di quelle, dove non arriva l’acqua calda, non si arriva a fine mese, non si riescono a pagare le bollette. Fin da bambina volevo fare questo mestiere, era il mio sogno, ma non mi sentivo all’altezza, non mi piaceva la mia voce, non ho finito il liceo, non ho preso la patente, non ho studiato canto. Ho sbagliato. Ma è difficile in certi contesti focalizzarsi su quello che vuoi essere da grande. A 20 anni avevo deciso che la musica era già finita per me, poi ho conosciuto il pianista jazz Mauro Tre», che stasera è con lei sul palco e con cui esegue Mai così di Mina, con misura e rara intensità. E alla diva cremonese ha dedicato il secondo quadro anche Achille Lauro: completo giacca e pantaloni grigio griffato Gucci – il riferimento è il periodo di Milleluci – e la lunga treccia color mandarino di più recenti apparizioni, l’artista romano si è esibito sulle note di Bam bam twist, accompagnato da Claudio Santmaria e Francesca Barra.

TUTTA ROCK’N’ROLL la performance più elettrizzante della serata, quella dello Stato sociale: il loro Combat pop con ampi riferimenti alle icone dei ’70 e ripetituti travestimenti – Lennon, Mercury, Bowie e perfino nel finale una citazione da Coco Chanel: «La moda passa lo stile resta, fidati l’ha detto una stilista». E visto che di collettivo si tratta, si permettono perfino una provocazione: Lodo, il cantante, non canta e sbuca sul finale dell’esibizione da uno scatolone osservando i compagni con uno sguardo stralunato.   E’ stata anche la serata di Laura Pausini fresca di Golden Globe con il brano Io sì/Seen che esegue in diretta e poi improvvisa con Fiorello batteria umana (beatbox) e Amadeus cubista un omaggio alla dance anni novanta di Corona in The Rhythm of the Night. Notevoli performance anche per Rappresentante di Lista e Malika Ayane. C’è spazio perfino per un omaggio al passato sanremese con l’esibizione di Gigliola Cinguetti, Fausto Leali e Marcella Bella, mentre in gara si è esibita Orietta Berti perfetta in intonazione con un brano melodrammatico e terribilmente demodè.

GLI ASCOLTI PERO’ NON DECOLLANO; ieri la prima parte della seconda serata è stata seguita da 10.113.000 spettatori con il 41,2% di share. L’anno scorso la prima parte della seconda serata del Festival fu seguita 12.841.000 spettatori e il 52,5% di share. La media del 42.1% di share per la seconda serata rappresenta il dato più basso dal 2015, quando il primo festival di Carlo Conti raccolse il 41.67% di share (ma in valori assoluti andò decisamente meglio, con 10 milioni 91 mila spettatori). Nel 2014 andò peggio, invece, al Fazio bis: la seconda serata raccolse in media 7 milioni 711 mila spettatori con il 33.95%. Sanremo perde spettatori anche rispetto alla serata del debutto che ha avuto una media di 8 milioni 363 mila spettatori con il 46.6%.