La sera del 10 aprile 1991 si consumava nel porto di Livorno la tragedia del traghetto Moby Prince che costò la vita a 140 persone tra equipaggio e passeggeri. 23 anni dopo, i misteri intorno a quanto accadde quella notte restano ancora molti, resi possibili anche dai numerosi depistaggi che hanno accompagnato le indagini.

Le recenti azioni da parte del presidente Renzi, volte alla declassificazione dei documenti dello Stato, non possono che ricevere il nostro plauso, ma siamo rimasti delusi dal fatto che si è dimenticato della strage del Moby Prince. Pensiamo che sia solo una distrazione, ma è evidente che ancora in buona parte della opinione pubblica la vicenda viene vista come un banale incidente. In queste ultime settimane a nome dei familiari delle vittime del Moby Prince ho inviato agli indirizzi del presidente Renzi numerose mail e tweet, senza un cenno di risposta. Nei giorni scorsi e oggi ho inviato vari tweet ai presidenti Grasso e Boldrini, anch’essi senza risposta.

Ora invio questa mail a tutti e tre i presidenti, Laura Boldrini, Pietro Grasso e Matteo Renzi, nella speranza che venga presa in considerazione. Quello che chiediamo è una presa di posizione sul fatto che la vicenda della Moby Prince venga considerata una strage e non un banale incidente, beneficiando in tal modo di tutto ciò può derivare dall’apertura di archivi, cassetti e armadi dello Stato (rapporti con Usa, Nato, satelliti e radar militari, ecc). In secondo luogo chiediamo che ci sia un appoggio pubblico a concretizzare in tempi rapidi l’istituzione di una commissione di inchiesta permanente e bicamerale che possa in questo modo avere forza e strumenti per la ricerca della verità.

Intanto chi vuole dare una testimonianza di solidarietà può entrare sul sito iosono141.laveritànascostadelmobyprince.com, mentre per avere maggiori chiarimenti e informazioni può collegarsi al sito www.mobyprince.it. Non ci stancheremo mai di ripetere che la strage del Moby Prince non è solo un problema delle famiglie che hanno perso tragicamente i propri cari, ma è un problema di tutti i cittadini italiani che vogliono giustizia su questa vicenda e su tutte le altre che fanno parte della storia oscura del nostro Paese.

Luchino Chessa
a nome dei familiari delle vittime del Moby Prince