Il «silenzio» suonato dalla tromba del direttore dell’orchestra cittadina è risuonato ieri nell’aula consiliare di Torre del Greco quindi alle 11.36, l’orario del crollo del ponte Morandi di Genova, è stato osservato un minuto di raccoglimento mentre le campane di tutte le chiese torresi battevano il tempo in segno di lutto. Così la cittadina vesuviana ha ricordato i quattro amici Giovanni Battiloro, Matteo Bertonati, Gerardo Esposito e Antonio Stanzione, precipitati dal viadotto mentre cercavano di raggiungere in auto Barcellona per le vacanze.

L’anno scorso le famiglie decisero di non partecipare ai funerali di stato per non assistere alle «passerelle dei politici». Dei ragazzi di Torre del Greco a Genova c’era solo la foto sulle bare vuote. Anche ieri la commemorazione hanno preferito farla nel calore della loro comunità. Francesco Esposito, padre di Gerardo, ha spiegato la posizione delle quattro famiglie: «Lo stato con le vittime del ponte di Genova è stato assente. Per questo abbiamo deciso di rimanere nella nostra città, col nostro sindaco che fin dal primo momento ci è stato vicino. Purtroppo in un anno non ci è arrivato nessun segnale dalle autorità, che sia anche solo un telegramma». Per poi chiarire: «Apprendiamo dai giornali e dai nostri avvocati che gli indagati per il crollo sono oltre settanta, ma i colpevoli sono sicuramente ancora liberi. Noi vogliamo che questa gente finisca in galera».

Alla vigilia del funerale, l’anno scorso, avevano chiarito: «I nostri figli non diventeranno un numero nell’elenco dei morti causati dalle inadempienze italiane. È un dolore privato, non servono le passerelle». Roberto Battiloro, papà di Giovanni, ieri ha aggiunto: «Aspettiamo ancora un segnale dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che è a Genova. Nel suo discorso di fine anno ha parlato per un minuto degli sfollati del terremoto, senza nemmeno un accenno alle vittime di questa tragedia».

Un murale con i volti delle quattro giovani vittime è stato inaugurato ieri mattina all’esterno di Palazzo Baronale, sede del comune torrese: «Sono bellissimi, nessuno li rovini», hanno detto i genitori ringraziando gli amici dei figli che hanno finanziato la realizzazione dei dipinti, disegnati dai writer del gruppo Pem art. In serata cerimonia nella chiesa del Sacro Cuore. «Non si può e non si deve dimenticare, chiediamo e pretendiamo giustizia», il commento del sindaco Giovanni Palomba.

Bandiere a mezz’asta a Napoli al Consiglio regionale della Campania. A ricordarli anche il sindaco partenopeo, Luigi de Magistris: «Il nostro pensiero va ai familiari delle vittime di quell’orribile tragedia. A Giovanni Battiloro eravamo particolarmente affezionati per il garbo e la professionalità con cui seguiva da giornalista, da videomaker, anche la nostra attività al comune».