Se i «bambini sanno», gli adulti invece brancolano nel buio e sembrano ciechi e sordi rispetto quell’infanzia che, per avventura, incrociano ancora nelle loro vite, una volta perduta la propria. Non immaginano, infatti, i pensieri di quei ragazzini e ragazzine che abitano le stanze delle loro stesse case, non conoscono le ombre che passano dietro lo sguardo, le pause di riflessione, il punto di vista sul mondo. Perché non è vero che i bambini scimmiottino i pareri dei «grandi». È stato il cinema ad accorgersene per primo: ha posizionato la macchina da presa alla loro altezza (dai protagonisti del Neorealismo...