«La mediazione raggiunta tra Lega e Cinque Stelle allungherà forse di qualche mese la vita del governo, ma certo non riduce le porcate e sicuramente ridurrà la vita di chi sta in un cantiere». Non accenna a diminuire la temperatura polemica delle reazioni contro lo «sblocca cantieri». La reazione di Alessandro Genovesi, segretario generale della Fillea Cgil ne è un esempio. è arrivata dopo il voto della maggioranza pentaleghista al Senato che ha approvato con 175 sì, 55 no e 40 astenuti il «super-emendamento» a firma dei capigruppo dei due partiti, Stefano Patuanelli e Massimiliano Romeo che modifica e sospende alcune norme del Codice degli appalti. Il voto definitivo è previsto per stamattina. Poi andrà alla Camera. Dovrà essere convertito in legge entro il prossimo 17 giugno. Il provvedimento che è stato salutato dal presidente del Consiglio Conte dalla lontana Hanoi come un esempio di «responsabilità» da parte di Lega e Cinque Stelle.

Lo scollamento tra le dichiarazioni soddisfatte del governo e le valutazioni politiche dei sindacati e delle associazioni antimafia e ambientaliste non potrebbe essere più grande. La Fillea Cgil ha annunciato un «contenzioso diffuso» contro quella che Conte ha definito prova di «responsabilità». «Ci attrezzeremo – ha aggiunto Genovesi – per rafforzare le nostre capacità di vertenza sindacal e legale attivando al massimo i nostri rappresentanti per la sicurezza, i nostri avvocati, tutte le nostre strutture, perché una cosa è certa: mentre non si aprirà un solo cantiere in più aumenteranno i casi di infortunio e di lavoro irregolare e quindi aumenteranno i casi di denunce, vertenze sul rispetto dei contratti di lavoro, attivazione delle responsabilità in solido».
La gravità della situazione è stata commentata con parole altrettanto drammatiche dal segretario generale della Cgil Maurizio Landini: «Lo sblocca cantieri ha una logica folle in un paese dove il subappalto ha fatto tanti danni, queste cose peggiorano i conti e si allungano i tempi». «Uno dei problemi maggiori in Italia è l’infiltrazione di corruzione e malavita organizzata negli appalti, bloccare il codice apre a questi rischi in maniera concreta – ha continuato Landini – non vedo una novità, ma una cosa sbagliata e non hanno considerato le proposte fatte dai sindacati». Continua ad essere durissimo lo scontro tra la Cgil e il governo, e in particolare con il vicepremier ministro dell’Interno Salvini che ha imposto un diktat sulla sospensione parziale del codice degli appalti che ha fatto capitolare i Cinque Stelle. Per affermazioni dal contenuto simile Salvini ha annunciato una querela contro il segretario confederale di Corso Italia Giuseppe Massafra.

Tra le altre modifiche votate nel super-emendamento va segnalata la riesumazione del criterio del massimo ribasso che, secondo molti osservatori, aprirebbe le porte al lavoro nero e gli interventi sul subappalto per il quale è stata fissata la soglia del 40%. Per quanto riguarda le sospensione fino al dicembre 2020 di alcune norme del Codice degli appalti, c’è l’obbligo per i comuni non capoluogo di provincia di non avvalersi delle stazioni appaltanti centralizzate; l’obbligo di scegliere i commissari tra gli esperti iscritti all’albo istituito presso l’autorità nazionale contro la corruzione (Anac).È stata inoltre estesa la possibilità di ricorrere all’appalto integrato. È saltato il fondo salva-imprese proposto dai Cinque Stelle per tutelare le imprese subappaltatrici in caso di crisi dell’appaltatore ed è stato depotenziato ad ordine del giorno l’emendamento della Lega sul commissariamento delle opere prioritarie. Sarà istituita «Italia infrastrutture» per accelerare la «cantierizzazione» delle opere. Per gli appalti nello sport la società «Sport e Salute», ex Coni Servizi, ha ottenuto la qualifica di centrale di committenza, assorbendo le risorse del fondo «Sport e periferie».

A completamento di questo provvedimento vanno segnalati 160 milioni dal 2019 al 2024 per installare telecamere in asili e case di cura. È il capitolo: video-sorvegliare e punire i lavoratori. L’emendamento è stato approvato nello «sblocca cantieri» e ricorda il sistema di sorveglianza adottato già in Cina. r