Lo chiamano «Peerlusconi», e mostra il dito medio
Il caso Il candidato Peer Steinbrück, in rimonta, tenta il tutto per tutto. Politici indignati, giornali divisi
Il caso Il candidato Peer Steinbrück, in rimonta, tenta il tutto per tutto. Politici indignati, giornali divisi
In Italia ci siamo da tempo abituati a tutto: vaffa-day, pernacchie, corna, battute razziste, mortadelle in Senato… Da noi un politico che fa pubblicamente un gesto volgare non desta quasi nessuno scalpore. In Germania invece le cose stanno un po’ diversamente: la politica conserva un’aura di rispettabilità e decenza – anche se naturalmente non mancano corruzione e scandali. Facile immaginarsi, dunque, il clamore suscitato da una foto che ritrae addirittura un candidato cancelliere che mostra il dito medio.
L’eloquente immagine compare sulla copertina dell’inserto che ogni venerdì accompagna il quotidiano liberal-progressista Süddeutsche Zeitung. La persona ritratta (vedi a fianco) è il 66enne socialdemocratico Peer Steinbrück, l’uomo che guiderà il governo tedesco nel (poco probabile) caso in cui la Spd e i Verdi dovessero vincere le elezioni della prossima settimana. Non si tratta di uno scatto rubato ma di una foto realizzata in uno studio di posa, per un servizio che compare in una rubrica del magazine.
Due pagine in cui l’intervistato deve rispondere alle domande non con le parole, ma con gesti ed espressioni facciali. E all’interrogativo: «Panne-Peer, Problema-Peer, Peerlusconi – ad avere soprannomi divertenti lei non ha problemi, vero?», Steinbrück ha reagito con il dito medio. I nomignoli in questione sono quelli affibbiatigli nei mesi scorsi a causa delle sue numerose gaffe: uscite come quella su «Berlusconi clown», sullo stipendio «troppo basso del cancelliere», o sul prezzo – alto – che è solito pagare per bere un Pinot grigio.
Le reazioni alla provocazione del socialdemocratico non si sono fatte attendere. Sono andati giù molto duro i liberali della Fdp («un gesto indegno di un cancelliere»), e i democristiani della Cdu («questo candidato lascia senza parole»). Imbarazzati i Verdi, alleati della Spd: «Non è il mio stile», ha dichiarato la capolista ecologista Kathrin Göring-Eckart.
Sui siti di informazione si sprecano analisi e commenti. Nell’edizione online della Frankfurter Allgemeine sono messi a confronto due punti di vista opposti: chi lo difende afferma che Steinbrück ha finalmente inserito un po’ di passione in una campagna elettorale noiosa, mentre chi lo critica evidenzia le ricadute negative all’estero per la credibilità della Germania. Anche sulla pagina web del settimanale die Zeit campeggiano le due posizioni: «l’azione disperata di uno che ha già perso», «no, una reazione umana a una campagna diffamatoria».
Il diretto interessato ha fatto sapere di aspettarsi che il suo gesto venga accolto «con senso dell’umorismo», perché di uno scherzo – a suo dire – si tratta. Impossibile credere, tuttavia, che si tratti di una scelta non studiata a tavolino. Indietro nei sondaggi ma in recupero (secondo l’ultimo diffuso dalla tv pubblica Ard, la Cdu è al 40% e la Spd al 28%), Steinbrück sembra aver deciso di giocarsi il tutto per tutto cercando di attrarre l’attenzione su di sé in qualunque modo. Come si dice: bene o male, l’importante è che se ne parli.
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