Nomi depennati, altri spostati di casella, new entry dell’ultimo minuto. Anche per il Movimento 5 Stelle la composizione delle liste è un puzzle che – fra ricorsi già annunciati sulle parlamentarie e lettere di protesta – fa fatica a comporsi definitivamente. Sui collegi uninominali, decide il vertice. Ma anche le liste per il proporzionale, quelle uscite dalle parlamentarie e ufficializzate al Villagio Rousseau di Pescara – nelle ultime ore hanno subito variazioni, con nomi sbianchettati.

Il capo politico del Movimento, Luigi Di Maio, non si scompone: «Stiamo verificando che tutte le persone siano compatibili. Se ci sono persone legate ad ambienti politici o persone che non ci convincono per dinamiche che gli ruotano intorno, le escluderemo.

Chi si è candidato con noi ha firmato un regolamento. Quel regolamento prevede anche che le liste pubblicate siano provvisorie fino alla presentazione». E lo staff pentastellato aggiunge che sulle candidature sono arrivate «decine di segnalazioni» dopo che i nomi erano stati pubblicati sul blog. Insomma, non sono esclusi nuovi interventi sulle liste.

Tra gli esclusi c’è Gedorem Andreatta che, arrivato secondo alle parlamentarie, era candidato nel collegio Veneto 2. Nei giorni scorsi il leadr leghista Matteo Salvini aveva scritto su Facebook (allegando un video): «Ve lo ricordate Gedorem Andreatta, l’albergatore di Vicenza che faceva soldi ospitando clandestini? Verrà candidato in parlamento con i 5 Stelle». Ieri è stato sostituito con Giacomo Bortolan.

Girandola, poi, nel Lazio: Vittoria Baldino ricompare tra i candidati al plurinominale: dopo essere stata depennata dal terzo posto del collegio Lazio 2 alla camera è stata reinserita al terzo posto del listino di Lazio 1, guidato da Carla Ruocco prendendo il posto di Francesca Flati che, dirottata su Lazio 3, ha scalzato definitivamente Antonella Sassone. In tutto sono per ora 14 i nomi scomparsi.

Per quanto riguarda i collegi uninominali, in attesa dell’ufficializzazione di lunedì, sono previste tra le altre le candidature dell’avvocato David Zanforlini (a Ravenna per la camera), tra i relatori del rapporto «Ecomafia 2017», e di Ezio Roi, ex Pretore a Imola, ora anche lui avvocato, che è stato in campo contro il referendum costituzionale.

Di Maio assicura: «Presenteremo tanti nomi che vengono dal mondo dell’atletica, dell’industria, dell’università, della ricerca, dal mondo dell’imprenditoria. Si stanno facendo avanti in tanti». La presentazione dei candidati lunedì sarà fatta a Roma, al Tempio di Adriano.

Per il dopo elezioni, intervistato su Radio Deejay, ancora Luigi Di Maio ribadisce: se il Movimento 5 Stelle «non prenderà il 36-37% io non voglio fare un appello a un partito ma a tutto l’emiciclo». Senza andare troppo per il sottile: «Accordo programmatico con Liberi e uguali o con la Lega? Dobbiamo capire quanti voti prendono».