Tra le personalità che, all’ultim’ora, hanno dato la loro adesione e voteranno «L’Altra Europa con Tsipras» domenica alle europee c’è Nicola Piovani il musicista premio Oscar per le musiche del film «La vita è bella»: «Ritengo preziosa in questo momento la presenza di una lista di sinistra nel parlamento europeo – afferma Piovani – una presenza non demagogica che contribuisca a indirizzarne le decisioni verso una visione di Europa solidale, e che sia di utile sostegno a tutte le iniziative progressista». A due giorni dal voto è arrivato l’endorsement del fondatore di Slow Food, Carlin Petrini: «Voterò per Alexis Tsipras e per la lista L’Altra Europa con Tsipras – ha dichiarato Petrini – perchè ne condivido l’orizzonte ideale». Un’adesione significativa alla lista che candida alla presidenza della Commissione Europea Alexis Tsipras, leader del partito greco Syriza. Petrini è infatti uno dei fondatori del Partito Democratico e probabilmente sta ripensando il posizionamento del suo movimento rispetto al mondo imprenditoriale e simbolico rappresentato dal nuovo segretario e presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Le bandiere rosse della lista Tsipras sono state issate ieri verso le 16 dal campanile del Santuario di Pompei. L’azione è stata organizzata da Claudio Riccio, giovanissimo candidato nel collegio Sud, già portavoce degli studenti del coordinamento universitario Link durante la lotta contro la riforma Gelmini nel 2010 insieme agli attivisti di «ACT!-Agire Costruire Trasformare», una campagna lanciata da ragazze e ragazzi studenti, lavoratori, precari che vogliono sostenere attivamente il percorso della lista. L’obiettivo polemico è il «decreto cultura» approvato ieri dal governo. «È una truffa. I beni culturali sono un settore strategico solo a parole per questo Governo – sostiene Riccio – si delega il rilancio del martoriato settore dei beni culturali a finanziamenti privati, senza neanche intensificare i controlli sulla trasparenza degli appalti. È l’ammissione che la musica non cambierà rispetto ai tagli degli anni passati. Venti progettisti per Pompei e una defiscalizzazione sono provvedimenti del tutto insufficienti. Serve invece ripristinare i finanziamenti tagliati in questi anni e un piano straordinario per la cultura che consenta da un lato la valorizzazione dell’enorme patrimonio italiano, dall’altro la possibilità per tantissimi ragazzi che hanno studiato e maturato competenze in questo ambito di poterle investire in Italia e non dover fuggire all’estero a cercare lavoro». Oggi alle 17 davanti all’ingresso degli scavi ci sarà un flash mob di protesta.

Barbara Spinelli (ieri anche a Roma con Guido Viale e Moni Ovadia, ha chiuso la campagna elettorale nel collegio Sud a Napoli e Acerra, davanti all’inceneritore più grande d’Europa. «Il movimento 5 stelle e Pd parlano di Italia – hano detto – noi ci occupiamo del luogo dove nascono il 75% delle leggi che ci governano: l’Europa. Siamo noi a lottare contro il Fiscal Compact e il trattato sul libero commercio tra Ue e Usa». «Renzi e Grillo non hanno nessun messaggio di cambiamento – ha ribadito ieri Tsipras – Grillo è il guscio vuoto di una protesta politicamente innocua, Renzi invece ricicla le stesse persone che hanno causato la crisi. Ma domenica o l’Europa cambia direzione o continuerà con l’austerità e la disoccupazione. O la sinistra europea o l’austerity. O la sinistra europea o la Merkel». Oggi chiusura di campagna elettorale a Bologna in piazza SanFrancesco con, tra gli altri, Ivano Marescotti e il giuslavorista Alleva e a Firenze in piazza Santissima Annunziata con Luca Casarini.