Non solo scandalo alimentare legato ai noodles istantanei della Nestlé, perché da qualche giorno in India esiste anche un liquore adulterato che ha già ucciso almeno 80 persone. Ci sono stati alcune arresti, mentre in molti ospedali alcune vittime stanno venendo curate, sperando di salvarle dalla morte. Si tratta di un pericolo molto elevato, dato che il commercio illegale di liquori è molto diffuso in India, soprattutto perché è molto più economico dell’alcool prodotto commercialmente. A gennaio scorso, almeno 38 persone sono morte dopo aver consumato liquore fatto in casa nello stato settentrionale dell’Uttar Pradesh.

Il bilancio delle vittime del liquore venduto nei giorni scorsi a Mumbai ha raggiunto durante la notte quota 64, arrivando nella mattina di ieri a 80. Dopo i primi giorni di panico tra la popolazione, le autorità dello Stato di Maharashtra hanno determinato che la bevanda alcolica a prezzi stracciati responsabile della strage è stata fabbricata usando quantità eccessive di metanolo.

Dopo l’arresto dei tre proprietari della rivendita dello slum di Laxmi Nagar (a nord di Mumbai), la polizia, riferisce oggi nella sua pagina online The Times of India, ha catturato anche Francis D’Mello and Salim Shaikh, responsabili della distribuzione delle bottiglie di liquore contraffatto. I sanitari di diversi ospedali continuano intanto la battaglia in diversi ospedali di Mumbai per cercare di salvare la vita delle altre 31 persone ricoverate con i sintomi di avvelenamento da metanolo dopo avere ingerito il liquore. Essendo il più semplice degli alcoli, il metanolo viene prevalentemente utilizzato come solvente (ad esempio per la diluizione di vernici e nella lucidatura dei mobili), reagente in processi chimici industriali e combustibile.

Illegalmente, infine, viene talvolta usato per la produzione contraffatta di vini e liquori. Secondo altre fonti di stampa Finora, le autorità avrebbero arrestato altre quattro persone e sospeso almeno otto poliziotti «per negligenza». Alcuni residenti, secondo l’edizione on line di «The Hindu», hanno accusato di coinvolgimento alcuni agenti della polizia locale.