«Ha ragione Alexis Tsipras, la Germania deve risarcire la Grecia per la seconda guerra mondiale»: a dirlo con nettezza è Gregor Gysi, la figura di maggiore spicco della Linke. In un’intervista al quotidiano Leipziger Volkszeitung di ieri, il capogruppo al Bundestag della Linke ha coraggiosamente dichiarato che Berlino dovrebbe ad Atene una cifra che può arrivare fino a 11 miliardi di euro: così si farebbe giustizia del prestito forzoso di 476 milioni di marchi che i nazisti si fecero dare dalla Banca nazionale greca durante l’occupazione bellica.

Per Gysi è dunque pienamente legittimo che le istituzioni elleniche, compreso da ieri il neopresidente della Repubblica Prokopis Pavlopoulos (conservatore), chiedano all’esecutivo tedesco ingenti riparazioni e indennizzi per le conseguenze dell’aggressione hitleriana del 1941, che fu preceduta da quella italiana.

«Come possiamo volere ora la restituzione dei prestiti da parte della Grecia – insiste Gysi – se noi tedeschi non abbiamo mai restituito i nostri?». D’accordo con Gysi si sono detti storici e giuristi di fama come Hans Günter Hockerts e Andreas Fischer-Lescano. Di avviso diverso è invece il governo di «grande coalizione» di Angela Merkel: «Tutto è già stato risolto in passato, il discorso è chiuso», afferma in sostanza Berlino.