Ventotto proposte di legge popolari attendono nei cassetti di Camera e Senato. La Costituzione italiana stabilisce, all’articolo 71, che «Il popolo esercita l’iniziativa delle leggi, mediante la proposta, da parte di almeno cinquantamila elettori, di un progetto redatto in articoli». Il potere di «esercitare l’iniziativa delle leggi» che i Costituenti attribuirono al popolo non è legittimamente interpretabile riducendolo al mero atto formale di poter depositare proposte corredate dalle firme necessarie. L’esercizio dell’iniziativa popolare è davvero tale soltanto se il Parlamento dedica un effettivo e pubblico dibattito alle proposte presentate, delle quali anche l’eventuale mancato accoglimento dovrebbe essere adeguatamente motivato attraverso il dibattito nelle commissioni competenti e in aula. Essendo ormai storicamente consolidata l’indifferenza parlamentare verso tale strumento, a gennaio i radicali dell’Associazione Luca Coscioni e il Comitato Eutanasia Legale, insieme ad altri 7 comitati promotori di proposte di legge popolari, si sono rivolti alle istituzioni.

I comitati, portatori di richieste diversissime nel contenuto e proprio per questo essendo uniti dall’obiettivo nel metodo di ottenere il rispetto dei milioni di cittadini firmatari, si sono rivolti ai presidenti delle Camere, ai presidenti dei gruppi parlamentari e ai parlamentari tutti. La richiesta è quella di deliberare con la massima urgenza un programma dei lavori straordinario per la messa in discussione entro il 2014 di tutte le proposte di legge popolari giacenti da anni o da mesi. Affinché il Parlamento sia tenuto in modo vincolante al rispetto del dettato costituzionale, viene chiesto che tale programma straordinario sia seguito da una riforma dei regolamenti delle Camere che definisca un canale prioritario per la trattazione delle proposte di iniziativa popolare in un tempo non superiore ai 12 mesi. Tra i firmatari, i comitati promotori: «Custodiamo la nostra storia» in attesa dal 14 gennaio 2011, «Nuove norme sulla cittadinanza» in attesa dal 6 marzo 2012, «Adeguamento alla media europea degli stipendi, emolumenti, indennità degli eletti» in attesa dal 29 marzo 2012, «Quorum zero e più democrazia» in attesa dal 24 agosto 2012, «Riforma della geografia giudiziaria» in attesa dal 22 gennaio 2013, «Rilancio economico e sociale» in attesa dal 14 maggio 2013, «Eutanasia Legale» in attesa dal 13 settembre 2013, «Rifiuti Zero» in attesa dal 30 settembre 2013.

 

*Associazione Luca Coscioni – www.eutanasialegale.it