Il caso di autori che scelgono di non scrivere nella lingua ricevuta alla nascita non è poi raro: l’esempio del polacco Józef Teodor Konrad Korzeniowski divenuto come Joseph Conrad un maestro della letteratura inglese, è forse il primo che viene alla mente. Ma accanto al suo nome se ne possono allineare altri, dall’irlandese trapiantato a Parigi Samuel Beckett alla quantità di scrittori provenienti dall’Africa o dall’India, che hanno trovato nella lingua coloniale – ancora l’inglese, oppure il francese o il portoghese – il veicolo migliore per presentarsi al mondo dei lettori. Per non parlare del grande Juan Rodolfo Wilcock e...