Pur tra mille inconvenienti, difficoltà e ritardi rispetto alle esigenze di Mussolini, il ratto della stele di Axum e il suo trapianto sul suolo romano, nel 1937, furono un prodigio di rapidità ed efficienza. Al contrario, quando si è trattato di restituire il maltolto, con il Trattato di pace del 1947 che all’art. 37 imponeva a chiare lettere il ritorno del monumento e degli altri tesori razziati, [/V_INIZIO]la sveltezza di mano e d’ingegno ha lasciato il posto a una stucchevole melina: oltre sessant’anni di scuse e pretesti, una sequela infinita di ipocrisie, negligenze, irritanti tira-e-molla, di insipienze post-fasciste assortite, di...
Alias
L’incredibile vicenda della stele di Axum
Libri. Massimiliano Santi ricostruisce la saga del monumento, trofeo di guerra mussoliniano della guerra d'Etiopia. Una brutta storia italiana