Disinibita, divertente, per nulla volgare, è una sessualità pacificata quella della Molly Bloom dei Marcido, approdati al Teatro Vascello di Roma con il consueto tripudio di giovani. L’energia dirompente della compagnia torinese si riversa, infatti, dalla scena nelle modalità di coinvolgimento di nuovi spettatori, con un risultato sorprendente. Gruppi di studenti, incrociati nelle Università attraverso incontri didattici, affollano la sala, creando una gradevolissima atmosfera amicale, quel riconoscersi reciproco che troppo spesso manca nella asettiche serate teatrali. Riallestito dopo quattordici anni, in occasione dell’antologica dedicata dall’Università di Bologna a Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa per i trent’anni di attività, Bersaglio su Molly Bloom è la riscrittura «cantata» di Marco Isidori dell’ultimo capitolo dell’Ulisse di Joyce.

Dove il flusso di coscienza della coprotagonista del romanzo, moglie infedele di Leopold, scorre tra le pieghe delle sue avventure amorose con l’ardore di un’adolescente, mentre tra le lenzuola attende il marito. Incastrati nella «grande conchiglia» creata da Daniela Dal Cin, gli otto attori – affiancati da altrettante sagome di cartapesta – sono letteralmente diretti dalla bacchetta di Isidori, che recita l’intera partitura con le spalle al pubblico. Dentro questa parete scenografica si forma un potente corpo corale, dal quale si stacca l’inconfondibile voce di Maria Luisa Abbate, che racchiude in sé l’intera opera, ma che lascia spesso il campo a Paolo Oricco e alla nuova rivelazione Valentina Battistone.

Ciascuno nella propria nicchia luminosa, gli attori sono inglobati nella macchina scenografica, come quasi sempre accade nei lavori dei Marcido. E non cessano di muoversi con precisione matematica, mentre le voci si associano per costruire duetti e terzetti e scivolare poi di nuovo all’unisono nel racconto di emozioni e sensazioni di questa novella Penelope, che al contrario di quella omerica non attende immobile il consorte e ne dà conto col suo monologo interiore.

Grande madre, la conchiglia di Molly racchiude il mondo intero. E, qui, il meraviglioso mondo dei Marcido.