L’impiccione 49/. Il fattore Pelosi
Il timone degli eventi, che piaccia o meno, continua a condurlo Nancy Pelosi, speaker democratica della Camera che a questo punto del processo di impeachment dovrebbe essere ai margini della […]
Il timone degli eventi, che piaccia o meno, continua a condurlo Nancy Pelosi, speaker democratica della Camera che a questo punto del processo di impeachment dovrebbe essere ai margini della […]
Il timone degli eventi, che piaccia o meno, continua a condurlo Nancy Pelosi, speaker democratica della Camera che a questo punto del processo di impeachment dovrebbe essere ai margini della narrazione. E invece non lo è, e ci ritroviamo ancora una volta a parlare di lei.
RIPARLIAMO DI NANCY PELOSI
Dopo la fase di indagine e di voto che si è tenuta alla Camera, ora l’azione si sarebbe già dovuta spostare in Senato che, trasformato in tribunale, deve giudicare se il presidente è colpevole dei reati di cui lo ha accusato la Camera. Non consegnando al Senato i due capi di accusa individuati dalla Camera Pelosi sta tenendo di fatto tutto il processo nel limbo.
Trump è stato messo ufficialmente sotto impeachment il 18 dicembre ma l’inizio del suo processo non è nemmeno all’orizzonte. Lo speaker repubblicano al Senato, Mitch McConnell potrebbe cominciare il processo senza i capi di accusa, ma per farlo dovrebbe cambiare le regole del Senato, il che richiederebbe una maggioranza di senatori (e l’aiuto dei democratici) che non ha.
IL RUOLO DELLA SPEAKER
“Oltre a dichiarare guerra, questa è la cosa più importante che il Congresso può fare”, ha detto Pelosi a Molly Ball di Time Magazine. “Sono molto orgogliosa dell’Affordable Care Act, ma questa è l’iniziativa più seria in cui sono stata coinvolta nella mia carriera”. Pelosi, secondo un suo collaboratore, ha iniziato a pensare a questa tattica da quando aveva sentito l’ex consigliere della Casa Bianca di Nixon, John Dean, lanciare l’idea alla CNN, il 5 dicembre.
Pelosi è sulla scena politica da decenni ma gli ultimi 12 mesi sono stati senza dubbio i più importanti. Ritornata alla carica di speaker dopo otto anni alla guida della minoranza democratica della Camera, si è affermata come contrappeso e principale ostacolo di questa presidenza.
Aprire un impeachment per Trump in una nazione così polarizzata, ha rafforzato la posizione di The Donald ma ciò che ripete Pelosi è che il suo compito non è difendere le prossime elezioni, ma la costituzione. Ciò a cui guarda non è la cronaca, ma la storia. La battaglia dietro le quinte che Pelosi ha messo in campo non mira solo a controllare le attuali prese di potere di Trump, ma anche a stabilire i precedenti che impediranno ai futuri presidenti di fare lo stesso, o peggio.
Invece di consentire ai senatori repubblicani di porre fine alla discussione sull’impeachment con un rapido voto, Pelosi insiste sul fatto che la camera alta deve prima concordare con i Dems le regole per il processo. “Ciò non significa che le regole debbano soddisfare i miei standard – ha detto la speaker – Quando vedremo cosa ha in mente [Mitch McConnell, ndr] saremo pronti a inviare gli articoli”.
McConnell non ha nessuna intenzione di farlo. Pelosi non retrocede. “Le regole autorizzano lo speaker a decidere come e quando inviare gli articoli di impeachment al Senato – ha detto Pelosi – La mia opinione è che vogliamo vedere qual è il loro livello di correttezza, apertura e il resto. Tutto qui”.
Pelosi sa che il maggior cruccio di Trump è l’onta dell’impeachment che vuole togliere dal proprio nome il prima possibile ed è anche su questo che gioca. E sa anche che McConnell è più che motivato a muoversi velocemente: “Qualcuno mi ha detto che McConnell potrebbe anche non accettare gli articoli che inviamo. In quel caso Trump non sarà mai vendicato, sarà accusato per sempre. Per sempre. Non importa cosa farà il Senato”.
RICOMPATTAMENTO DEI DEMOCRATICI
Al momento uno degli effetti di questo stallo è che i democratici della Camera, di tutte le correnti, affermano di essere più unificati che in qualsiasi altro momento nella memoria recente. Moderati e liberal, tanto da far dire ad Alexandria Ocasio-Cortez, la più politicamente lontana dalle posizioni della speaker, che quello di Pelosi “È un approccio molto disciplinato” con cui concorda.
Dall’altro lato Jonathan Rose, ex avvocato delle amministrazioni sia di Nixon che di Reagan, affiliato al gruppo legale conservatore anti-Trump Checks and Balances, ha affermato: “Pelosi ha un compito erculeo e lo svolge brillantemente. in vita mia non avrei mai pensato di essere per Nancy Pelosi”.
https://twitter.com/Zac_Petkanas/status/1215318474995748864?s=19
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