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L’impiccione 42/. Un processo verboso

L’impiccione 42/. Un processo verboso

3° GIORNO DALLA DIFFUSIONE DEGLI ARTICOLI DI IMPEACHMENT PER DONALD TRUMP Dopo 14 ore di dibattito alle 23.15 di ieri la Commissione Giustizia ha rinviato il voto sui i due […]

Pubblicato quasi 5 anni fa

3° GIORNO DALLA DIFFUSIONE DEGLI ARTICOLI DI IMPEACHMENT PER DONALD TRUMP

Dopo 14 ore di dibattito alle 23.15 di ieri la Commissione Giustizia ha rinviato il voto sui i due articoli di impeachment, aggiornando la seduta a oggi alle 10. Il presidente della Commissione Nadler ha esortato i deputati a prendersi il tempo per “cercare nelle loro coscienze” prima della chiamata finale.

L’IMPEACHMENT È UN PROCESSO VERBOSO

Durante le 14 ore di seduta di ieri i repubblicani hanno chiesto una serie di emendamenti nel tentativo sia di ritardare l’approvazione degli articoli, sia di fare lotta aperta ai democratici, avvalendosi di tutte le norme possibili. L’impeachment non è una cosa che si fa tutti i giorni ed è un processo per sua natura logorroico, pieno di regole polverose.

Per un evento così eccezionale, i membri del Congresso credono che ognuno di loro dovrebbe avere la possibilità di esprimere le proprie opinioni, più volte. Non si aspettano che il pubblico li segua, questa fase è molto più per i membri del Congresso che per il pubblico, c’è la consapevolezza di essere parte di un processo fuori dall’ordinario e la volontà di influenzarlo.

COSA HANNO CHIESTO I REPUBBLICANI

I repubblicani hanno chiesto diversi cambiamenti. Tutti abbastanza inaccettabili. La commissione per quasi 2 ore ha discusso sul tagliare il primo articolo di impeachment, quello a parte di Trump, riguardante l’abuso di potere in quanto, sostiene il Gop, “ignora la verità”. Ore dopo, il deputato Gop Guy Reschenthaler ha chiesto di eliminare anche il secondo articolo, sull’ostruzione del Congresso, affermando che Trump ha effettivamente collaborato con l’inchiesta ma che i democratici non sono stati equi con lui.

Il Gop ha introdotto un emendamento in cui sosteneva che non c’è alcuna prova del fatto che Trump abbia davvero trattenuto il danaro per la sicurezza dell’Ucraina in cambio di indagini sui Biden. Nessuna registrazione, nessuna foto, niente. Andando avanti di questo passo su binari paralleli, i toni si sono alzati parecchio.

Matt Gaetz, deputato repubblicano che si sta mettendo in luce per lo stile aggressivo e rumoroso, ha chiesto di includere dei riferimenti al figlio di Joe Biden, Hunter, citando un articolo di cronaca riguardo la storia di abuso di droghe da parte du Hunter Biden. In risposta i democratici hanno iniziato a controbattere con le storie degli arresti di Gaetz per guida in stato di ebrezza.

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