2° GIORNO DALLA DIFFUSIONE DEGLI ARTICOLI DI IMPEACHMENT PER DONALD TRUMP

I 41 membri della Commissione giustizia della Camera, 24 democratici e 17 repubblicani, si sono riuniti alquanto insolitamente ieri sera alle 19, per discutere e perorare le tesi a favore o contro l’impeachment di Trump. La Commissione si riunisce nuovamente questa mattina.

A COSA SERVE UNA SESSIONE NOTTURNA

La sessione notturna è terminata alle 22.30 ma sarebbe potuta durare fino a dopo mezzanotte e fa parte di una riunione di più giorni per discutere, modificare e votare gli articoli di impeachment proposti dai Democratici.

La ragione per riunirsi di notte, come una bizzarra carboneria che va in diretta tv, sta nel fatto che tutti i 41 membri della commissione dovevano rilasciare delle dichiarazioni di apertura di cinque minuti, il che significa ore solo per arrivare al punto di partenza del dibattito. L’effettivo lavoro di modifica degli articoli comincia questa mattina.

Il fatto è che gli articoli di impeachment per ora sono solo delle bozze. Comincia adesso la versione impeachment di un tipico processo legislativo chiamato “markup” che offre, in questo caso ai membri del Congresso, la possibilità di modificare i progetti di legge attraverso gli emendamenti.

COS’È SUCCESSO IERI SERA

Durante questa sessione di dichiarazioni di apertura non si è visto un cambio di rotta rispetto a ciò a cui abbiamo assistito finora: i Democratici hanno articolato e dettagliato le loro accuse e motivato la necessità di procedere verso l’impeachment con la difesa della costituzione e della democrazia. “Se nessuno dei vostri parenti o vicini di casa potrebbe passarla liscia con le azioni che ha commesso il presidente, allora il presidente deve essere giudicato con lo stesso metro”, ha detto la deputata della Florida Val Demings.

I Repubblicani, invece, hanno proseguito con l’ormai collaudata tecnica dell’alzare il polverone che parte, ma non si limita a queste, dalle accuse di odio viscerale dei Democratici verso Trump (“Volevate dargli l’impeachment sin dal giorno della vostra singhiozzante sconfitta”, ha detto Mat Gaetz, anche lui della Florida ma Repubblicano)

Si passa poi alle lamentele per la velocità del processo e a quelle per la mancanza di prove. I Repubblicani, però, non hanno mai detto che Trump non ha commesso i crimini di cui è accusato.

VAL DEMINGS, UN NOME DA RICORDARE

A emergere tra le file democratiche è stata Val Demings. Afroamericana del sud, ha conosciuto il segregazionismo, viene da una famiglia umile, ha servito la sua comunità come assistente sociale e da agente di pattuglia è stata la prima donna a diventare a capo della polizia di Orlando per poi arrivare al Congresso.

Nella sua appassionata dichiarazione di apertura ha detto: “Non temo questo momento storico. Mia madre era una domestica e mio padre un bidello. Credo nella promessa dell’America perché io sono la promessa dell’America. Vengo davanti a voi come una discendente di schiavi, che sapevano che non ce l’avrebbero fatta, ma sognavano e pregavano che un giorno ce la potessi fare io. Nonostante la complicata storia americana, la mia fede è nella Costituzione. Ho fatto rispettare le leggi e ora scrivo le leggi. E nessuno è al di sopra della legge”.

L’ENNESIMA FASE SUCCESSIVA

Dopo ieri sera il processo di impeachment entra in una nuova fase durante la quale non ci saranno testimonianze. La discussione di oggi sarà interamente tra i membri del comitato, con contributi occasionali da parte di avvocati e altri collaboratori. La Commissione dovrebbe approvare gli articoli entro la fine della giornata e inviarli alla Camera per il voto già martedì.

Ma non sarà un momento di calma. La Commissione Giustizia nel corso degli anni è cambiata, diventando rumorosa e belligerante. In parte, secondo Julian Epstein, consigliere principale per i democratici della Commissione Giustizia durante la procedura di impeachment contro Bill Clinton, perché è la politica a essere cambiata.

Ora la Commissione attira molti che non sono avvocati, ma membri noti per la loro presenza televisiva e su Twitter, che vi giocano ruoli di spicco con le modalità di chi vuole entrare nei trend del giorno, attratti dai temi di alto profilo che vengono trattati in quell’aula.

“Un tempo la Commissione Giustizia era un posto più abbottonato, che aveva le decorazioni degli studi legali con pannelli di quercia. Aveva quel tipo di sensibilità. Da quando le guerre culturali sono esplose, tende ad attirare i ‘lanciatori di bombe’. ‘I lanciatori di bombe’ – spiega Epstein – sono le persone guidate dalle rispettive basi, più interessati alla scena che al governo”.