L’impiccione/33. Trump Balboa
15º GIORNO DALL’INIZIO DELLE UDIENZE PUBBLICHE SULL’IMPEACHMENT La giornata di ieri è cominciata con Trump che sul suo account Twitter ha pubblicato un fotomontaggio di un suo primo piano sul […]
15º GIORNO DALL’INIZIO DELLE UDIENZE PUBBLICHE SULL’IMPEACHMENT La giornata di ieri è cominciata con Trump che sul suo account Twitter ha pubblicato un fotomontaggio di un suo primo piano sul […]
15º GIORNO DALL’INIZIO DELLE UDIENZE PUBBLICHE SULL’IMPEACHMENT
La giornata di ieri è cominciata con Trump che sul suo account Twitter ha pubblicato un fotomontaggio di un suo primo piano sul corpo di Rocky Balboa/Sylvester Stallone.
SI AVVICINA LA PRIMA UDIENZA DI IMPEACHEMENT
La Casa Bianca sta intanto esaminando l’invito dei Democratici della Camera affinché il team legale di Trump partecipi alla prima udienza di impeachment del comitato giudiziario che si terrà mercoledì 4 dicembre. Al momento gli avvocati di Trump sono impegnati a chiedersi se impegnarsi in un procedimento che Trump stesso definisce “un processo partigiano falso e illegittimo”. Il 4 dicembre la Camera sentirà dei costituzionalisti con cui discuterà dei precedenti storici per l’impeachment, la definizione di “reato invalicabile” e se le azioni di Trump rientrano nei casi di rimozione dall’ufficio.
In una dichiarazione Stephanie Grisham, la segretaria stampa della Casa Bianca, non ha fornito alcuna indicazione su cosa Trump o i suoi avvocati vogliano fare in merito all’invito, ma chi ha familiarità con la strategia legale di Trump ha dubbi che The Donald voglia legittimare l’udienza prendendoci parte. Fino ad ora Trump ha ridicolizzato e sminuito tutto il processo bollandolo come un disperato tentativo dei democratici di rimuoverlo dalla Casa Bianca. Dalla nota letta da Grisham sembra che il presidente voglia continuare per questa strada.
“Ciò che è ovvio per ogni americano è che questa lettera di invito all’udienza arriva alla fine di un processo partigiano falso e illegittimo – ha detto Grisham nella dichiarazione – Il presidente non ha fatto nulla di male e i Democratici lo sanno”. I Democratici sono chiaramente di tutt’altro parere. Il comitato giudiziario sembra intenzionato a includere un articolo di impeachment che accusa Trump di ostacolare le indagini impedendo le testimonianze e rifiutando di fornire i documenti richiesti.
Oltre a redigere un articolo sull’ostruzione della giustizia basato sul rapporto di Robert Mueller, il consigliere speciale che ha indagato sull’interferenza della Russia nelle elezioni del 2016 e nella campagna di Trump.
TEORIE COMPLOTTISTE CARE ALLA DESTRA
La linea di difesa di Trump al momento comprende anche lo spingere teorie complottiste riguardo l’Ucraina cosa che i Repubblicani hanno fatto anche durante le audizioni sull’impeachment.
Il giornalista della Cnn Chris Cuomo ha dedicato una puntata della sua trasmissione, Facts First, a decostruire una lunga serie di queste teorie complottiste spinte dai repubblicani al Congresso e dalle loro controparti mediatiche di destra.
https://twitter.com/CuomoPrimeTime/status/1199880811442393088?s=19
Queste teorie della cospirazione riguardano: a) un server mai esistito della Democratic National Convention trattenuto in Ucraina da CrowdStrike, società di data security di proprietà di un ucraino; b) affermazioni, non supportate dai fatti, sulla corruzione di Joe e Hunter Biden; c) un falso “libro mastro nero” di informazioni false e dannose su Manafort a danno delle prospettive elettorali di Trump nel 2016; d) legami dell’ex consulente DNC Alexander Chalupa con l’Ucraina.
“Queste sono quattro teorie separate – ha sottolineato Cuomo – Ma i sostenitori del presidente contano sul fatto che non sia facile distinguerle o tenere traccia su chi ha lavorato per quale presidente ucraino e quando. Qual è l’obiettivo? Distrazione, confusione. Creare dubbi. Questo è il problema. Ecco perché dobbiamo controllarlo. Quando si tratta di qualcosa di grave come la rimozione di un presidente, la chiarezza è la chiave.”
RUDY GIULIANI E GLI AFFARI UCRAINI
L’avvocato personale di Trump, Rudolph Giuliani, con la chiarezza recentemente non è andato d’accordo. Dopo avere ripetutamente affermato di non avere mai avuto attività commerciali in Ucraina, sono spuntati documenti dove si indica che mentre spingeva l’agenda di Trump con i funzionari ucraini, esplorava anche accordi finanziari con gli stessi membri del governo.
Da una parte cercava di spingere l’Ucraina a screditare Biden, dall’altra negoziava per rappresentare il procuratore ucraino per almeno $200.000. Le sue discussioni con i funzionari ucraini, incluso il procuratore principale del Paese, sono proseguite fino a firmare almeno un accordo di massima.
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