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L’impiccione/32. Fase successiva

L’impiccione/32. Fase successiva

14º GIORNO DALL’INIZIO DELLE UDIENZE PUBBLICHE SULL’IMPEACHMENT Il Comitato Giudiziario della Camera ha annunciato che la prima udienza di impeachment si terrà la prossima settimana, mercoledì 4 dicembre. Trump e i […]

Pubblicato quasi 5 anni fa

14º GIORNO DALL’INIZIO DELLE UDIENZE PUBBLICHE SULL’IMPEACHMENT

Il Comitato Giudiziario della Camera ha annunciato che la prima udienza di impeachment si terrà la prossima settimana, mercoledì 4 dicembre. Trump e i suoi avvocati sono stati invitati a partecipare. Il nome dell’udienza sarà “L’indagine sull’impeachment del presidente Donald J. Trump: motivi costituzionali per l’impeachment presidenziale”.

UN’ALTRA FASE

Si entra così in una fase successiva. I deputati hanno in programma di convocare un gruppo di studiosi costituzionali per discutere sul fatto che le azioni del presidente equivalgano ad “alti crimini e delitti”, vale a dire gli estremi per un impeachment.

L’udienza iniziale si svolgerà mentre il Comitato Giudiziario starà esaminando il rapporto scritto dal Comitato di Intelligence della Camera e che riassume i risultati dei suoi due mesi di indagini. Nelle prossime settimane il Comitato dovrebbe utilizzare il rapporto e tutte le prove raccolte su possibili comportamenti scorretti da parte del presidente, per redigere gli articoli di impeachment.

IL VALORE DELLE TESTIMONIANZE

Mentre si metabolizzava questa notizia e ci si appuntava la data dell’udienza sul calendario, il New York Times ha rivelato che Donald Trump sapeva dell’esistenza di un whistleblower sin da fine agosto. La notizia è importante in quanto i difensori di Trump hanno sempre sostenuto che in fin dei conti non è successo nulla di davvero maligno con l’Ucraina, in quanto gli aiuti militari ed economici sono stati infine rilasciati. Se questi aiuti sono stati elargiti da Trump a settembre, vale a dire dopo aver saputo dell’esistenza di un informatore che lo accusava di un quid pro quo, però, la vicenda cambia aspetto.

A fine giornata di ieri sono emersi anche nuovi dettagli proprio riguardo la decisione di congelare l’assistenza alla sicurezza in Ucraina. Un funzionario dell’ufficio del bilancio della Casa Bianca, Mark Sandy, ha dichiarato di aver ricevuto un’email il 12 luglio proveniente dall’ufficio del capo dello staff della Casa Bianca, Mick Mulvaney, con la quale lo si informava che Trump aveva ordinato ai funzionari dell’amministrazione di congelare gli aiuti militari all’Ucraina, violando così la legge federale, dal momento che il Congresso aveva già0 espressamente appropriato i fondi.

Questa notizia è diventata pubblica attraverso la divulgazione della testimonianza a porte chiuse rilasciata da Sandy. Altre testimonianze sarebbero utili, come quella del vicepresidente Mike Pence, per esempio, o dell’ex Capo della sicurezza nazionale John Bolton. Trump ha dichiarato di volere davvero che i suoi collaboratori testimonino, ma che non può permetterlo, per i futuri presidenti. Lo sta facendo per loro, ha twittato, ed è per questo che continuerà a murare l’indagine sull’impeachment.

CHI HA TESTIMONIATO E CHI NO

I funzionari, i diplomatici e i professionisti della politica estera si sono tutti presentati alla Camera per testimoniare, chi ha una carica politica, invece, non lo ha fatto, affermando, come ha fatto il segretario di Stato Mike Pompeo, che lo faranno “al momento giusto”.

Questo atteggiamento fintamente collaborativo è parte del motivo per cui i democratici si stanno muovendo verso l’impeachment senza aspettare il lento lavoro dei tribunali per costringere le testimonianze.

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