In Lombardia la diffusione del Covid-19 continua ad essere pesante e il maggior numero di tamponi effettuati sta confermando quanto il virus sia diffuso ben oltre i dati ufficiali comunicati fino ad ora. In questo contesto il presidente lombardo Attilio Fontana ha firmato un’ordinanza che conferma quasi tutte le misure restrittive già in vigore e le estende fino al 3 maggio. Librerie e cartolerie, a differenza di quanto deciso ieri dal governo, resteranno chiuse. Confermata anche la chiusura degli uffici professionali, le cui attività «devono essere svolte in modalità di lavoro agile».

Resta anche l’obbligo di coprirsi naso e bocca fuori casa, con mascherina, sciarpa o altro indumento. L’ordinanza conferma la chiusura degli alberghi, dei mercati all’aperto e delle attività non essenziali. Come in precedenza non interviene sulle attività produttive, resta quindi in vigore quanto deciso a livello nazionale sull’autocertificazione di chi sostiene di appartenere a una filiera essenziale. In linea con quanto deciso dal governo invece riapriranno i negozi per la vendita di articoli per neonati e bambini.

Altra novità per la Lombardia, che si differenzia dal resto d’Italia, la quarantena per i positivi potrebbe durare 28 giorni, non più 14. «Sta uscendo una linea guida che prevede che la quarantena duri fino al 3 maggio», ha detto l’assessore alla sanità Giulio Gallera, spiegando che il periodo di 14 giorni previsto finora sarà allungato fino a quella data per tutti i positivi. Chi è a casa dal lavoro avrà un certificato dal medico di allungamento della quarantena, il tutto nasce dalla constatazione che molte persone sono risultate ancora positive dopo 14 giorni. «L’idea, dice Gallera, è fissare la quarantena a 28 giorni».