Cara Norma, cari amici e compagni del manifesto, Valentino Parlato mancherà moltissimo anche alle donne e agli uomini di Libertà e Giustizia. Abbiamo combattuto tante volte fianco a fianco, ed è ancora viva la memoria dell’ultima di queste resistenze: quella contro lo stravolgimento della nostra Costituzione. A chi si era messo a inneggiare apertamente alla cifra oligarchica della ‘riforma’ Renzi-Boschi, Valentino Parlato ricordò che «dopo la seconda guerra mondiale e la caduta del fascismo, la regola era che la politica doveva essere di tutti: tutti dovevamo impegnarsi in politica perché questo era il fondamento della democrazia: «governo del popolo».

Ecco, abbiamo sentito Parlato vicino soprattutto in questo: nell’impegno a far sì che la politica fosse di tutti. E anche la strada che aveva scelto – quella, stretta, del senso critico senza sconti e senza limiti – ce lo faceva sentire vicino.

In un Paese sfigurato dal conformismo, organizzato in chiese, fondato sul silenzio complice, Valentino Parlato è stato libero, laico, strenuamente impegnato a difendere una delle pochissime voci fuori dal coro: quella del suo, del vostro, grande giornale.

Ci mancherà, moltissimo. Un abbraccio a tutti voi.

* Presidente di Libertà e Giustizia