Sono già arrivati in Italia, i due operai italiani rapiti in Cirenaica lo scorso 17 gennaio. Francesco Scalise, 62 anni, di Pianopoli, e Luciano Gallo, 52 anni, di Feroleto Antico, dopo settimane di sequestro, appena atterrati a Ciampino non hanno rilasciato nessuna dichiarazione. Partiti lo scorso 9 gennaio per il nord Africa, Scalise e Gallo si trovavano a Derna, in Cirenaica, dove lavoravano come dipendenti dell’azienda edile calabrese General Work attiva nella zona. A denunciare lo scorso 17 gennaio la scomparsa dei due operai era stato il fratello di Luciano Scalise, anch’egli in Cirenaica per lavoro, che aveva presentato denuncia all’ambasciata italiana di Tripoli. «Provo grande gioia e soddisfazione per la liberazione di Francesco Scalise e Luciano Gallo», ha commentato la ministra degli Esteri Bonino dopo aver appreso la notizia della liberazione dei due italiani. Nel frattempo, nella sempre più complessa vicenda libica, il primo ministro libico, Ali Zeidan, di ritorno da Zurigo, è stato costretto ad atterrare a Malta durante la notte a causa dell’attacco contro il quartier generale dell’Esercito libico – nel sud di Tripoli – da parte di uomini armati. Il premier, che è stato informato dell’assalto a metà volo, è già ripartito per la capitale del paese. Secondo quanto riportato da un portavoce dell’esercito libico all’emittente televisiva «al Arabiya» un commando armato avrebbe tentato di assaltare la sede della sicurezza e delle forze armate libiche, ingaggiando uno scontro a fuoco con i militari presenti sul posto.