Secondo le rivelazioni del Wall Street Journal, gli Usa, attraverso l’Fbi, avrebbero negoziato con al Qaeda per il riscatto di Warren Weinstein, rapito e custodito insieme a Giovanni Lo Porto. I due sarebbero poi morti in un attacco dei droni Cia, indirizzati all’uccisione di due capi di al Qaeda, nello scorso gennaio.

Solo alcuni giorni fa, Obama ha informato della morte degli ostaggi. Le rivelazioni del Wsj però, evidenziano alcuni elementi non da poco. Il primo riguarda la politica Usa sugli ostaggi e i pagamenti dei riscatti. Secondo le fonti del quotidiano, gli agenti del Federal Bureau non autorizzarono il pagamento del riscatto, nel rispetto della politica Usa in casi del genere, ma decisero di aiutare la famiglia Weinstein nelle trattative con i rapitori.

Insomma, fuori dalla legge lavorarono per arrivare alla liberazione dietro pagamento, come confermato da fonti interne federali ad altri media Usa, poco dopo l’uscita dell’articolo del Wsj.

L’ostaggio non venne rilasciato, come sappiamo e la vicenda, sottolinea il Wsj, mostra «come l’Fbi si trovi nella difficile condizione di dover aiutare le famiglie degli ostaggi americani attenendosi però alla legge Usa che vieta ogni concessione ai terroristi».

Quindi, da una parte l’Fbi tratta, dall’altra la Cia uccide. Due licenze «segrete» che evidentemente si sono esaurite, nella vicenda Lo Porto, in un cortocircuito forse non casuale. È un classico dei film e dei libri americani, quella della competizione tra organismi di indagine e intervento differenti, in seno all’amministrazione Usa. Nella vicenda di al Qaeda però, a rimetterci sono state vite umane vere. Tanto da credere che in questa e chissà quante altre operazioni, qualcuno abbia giocato contro, addirittura, il presidente stesso, benché con Obama le missioni della Cia abbiano avuto un’impennata in termini numerici.

Forse i suoi amici non abitano tra i federali. Ma la vicenda della morte di Lo Porto nasconde altre insidie. Ad esempio: non c’è ancora il corpo e quindi non c’è ancora l’esame del Dna che dia la certezza che uno dei corpi uccisi nell’attacco della Cia sia proprio il cooperante italiano. Quindi? Significa che gli Usa sapevano prima – da quando? – che Lo Porto era prigioniero nel luogo poi attaccato. Lo sapeva Renzi? Lo sapeva Obama? Gli Usa non sembrano avere grande confidenza con la verità.