Leyla McCalla pubblica il terzo disco della sua carriera e ascoltarlo è un po’ come girovagare ininterrottamente nella cosmopolita Jackson Square, cuore pulsante di New Orleans. Si incontrano i suoni del blues e del jazz, intervallati da stralci di melodie creole arricchite ulteriormente dai colori dello zydeco e da quelli del cajun, oltre che dalle ritmicità del calypso. Un caleidoscopio di suoni, ideati e suonati con perizia ed assemblati con gusto, dove a far la differenza son le parole. Dentro il macinolento e pigro blues che dà il titolo all’album, McCalla lancia una potente critica al capitalismo, espande il discorso...