Rete No War promuove a Roma il 15 e 16 settembre, dalle 15 alle 21, un presidio davanti al Parlamento. Concentrazione e conferenza alle ore 17.00 di martedì 15.

Che l’Italia si adoperi per la fine delle sanzioni dell’Ue contro il popolo siriano, già sfiancato da oltre 4 anni di guerra fomentata dall’esterno. E per la ripresa dei rapporti diplomatici con la Siria come da interrogazione parlamentare dello scorso luglio 2015, ancora in attesa di risposta; che l’Italia si dissoci dalla politica di guerra di Usa, Turchia, Arabia saudita, Qatar, Israele, Francia, Regno unito che in Siria da anni sostengono in vario modo milizie armate estremiste (note come tali al governo Usa fin dal 2012) a geometria variabile, fino al Nuovo Califfato;

che l’Italia ponga fine ai rapporti militari con i sauditi (primi acquirenti di armi nel nostro Paese) che bombardano e affamano lo Yemen, in spregio alla legge 185/90, come da interrogazione parlamentare dello scorso giugno 2015, ancora in attesa di risposta;

che l’Italia si impegni in modo serio nel boicottaggio economico del Nuovo Califfato, un’organizzazione in continua crescita economica (…)

Che l’Italia non taccia più su una delle maggiori cause delle crisi migratorie. E dichiari anche in sede europea che le aggressioni all’Iraq, alla Libia, alla Siria e ora allo Yemen hanno devastato i loro territori e umiliato le loro popolazioni spingendole a esodi forzosi.