Oggi 21 Luglio alle ore 10:30 gli studenti e le studentesse della Sapienza saranno in piazza Aldo Moro, davanti alle mura della città universitaria per denunciare l’indifferenza e la negligenza del rettorato nei confronti del diritto allo studio.

Durante il lockdown e l’attuale “fase 2” la componente studentesca ha visto moltiplicarsi gli ostacoli e le difficoltà nell’accedere a servizi fondamentali. Dall’esclusione dalle lezioni on line di coloro che non fossero in possesso di adeguato supporto tecnologico, all’obbligo di acquistare libri tramite piattaforme on line per la chiusura delle biblioteche, fino ad arrivare alle difficoltà nell’affrontare la spesa delle tasse universitarie.

Numerose sono state le prese di parola delle studentesse e degli studenti in questi mesi, che hanno esposto in più forme i limiti che l’attuale gestione dell’emergenza sanitaria ed economica ha imposto e continua ad imporre al loro percorso di studi. La Sapienza si è dimostrata sorda ai numerosi disagi vissuti, eludendo il confronto e rifiutandosi di discutere le proposte studentesche volte a contenere parte delle ripercussioni della crisi attuale.

In particolare l’amministrazione Sapienza targata Eugenio Gaudio non ha permesso al Senato accademico di discutere la proposta studentesca di istituire un semestre straordinario, proposta tra l’altro condivisa e sottoscritta da oltre 250 docenti, giustificandosi dietro non meglio specificate normative ministeriali.

Incredibilmente qualche giorno dopo l’Università di Torino – forse afferente ad altro Ministero dell’Università? – ha discusso proprio un’analoga proposta. Tutto ciò è avvenuto in seguito al rifiuto di altre istanze come la cancellazione delle more relative al pagamento della terza rata, provvedimento invece attuato dall’Università di Torvergata, o l’ampliamento della no tax area fino ai 25.000 € di Isee e una riduzione per le fasce medie. Tutto ciò nonostante lo stanziamento dei finanziamenti, da decreto ministeriale, per il sostentamento delle spese della no tax area fino a 20.000 e per lo sgravo dell’80% fino ai 22.000isee e del 50% fino ai 24.000isee.

Le studentesse e gli studenti, non trovando né ascolto né volontà di fornire risposte concrete da parte dell’Ateneo, oggi insceneranno un processo alle istituzioni della Sapienza. Sono previsti accuse, teste e condanne. Il processo sarà simbolico ma le difficoltà e le responsabilità dell’attuale situazione sono reali e reali sono le soluzioni che si richiedono.