Lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri ed al Ministro dell’Interno, se anche tu sei d’accordo firma la petizione a uno dei due siti in calce.

 

Al Presidente del Consiglio dei Ministri

ROMA

Al Ministro dell’Interno

ROMA

Funerale in memoria di Giulietto Chiesa

Il 26 aprile 2020 è morto un Grande Italiano. Giulietto Chiesa, Piemontese del 1940, ha studiato fisica a Genova, poi giornalista all’Unità e corrispondente da Mosca, anche per la Stampa, negli undici anni della fine della Unione Sovietica.

Lì ha potuto apprezzare l’assurdità della Guerra Fredda e delle sanzioni economiche nei confronti del Popolo che ci ha dato Puskin, Tolstoi e Dostoevski, Ciaikovski, Rachmaninoff e Schostakovich, Friedmann, Landau e Sacharov; e che ha combattuto e vinto per noi – e per tutti- il nazifascismo.

Vauro, con cui ha scritto Afganistan Anno Zero (Guerini e Ass. ed.), ne annuncia il lutto: “Ricordo i suoi occhi lucidi di lacrime a Kabul, davanti ad un bambino ferito dallo scoppio di una mina. E’ morto un uomo capace di piangere l’orrore della guerra. I suoi occhi sono ancora anche i miei.”

Vogliamo celebrarne la vita partecipando al suo funerale.

Il funerale è un diritto dei vivi, per il quale è giusto correre anche il rischio della morte. Priamo si addentra nelle schiere Achee fino a raggiungere  la tenda di Achille, dove non sa se l’attenderà la morte, per poter celebrare il funerale del figlio Ettore.

In tanti, durante le molte battaglie che hanno dilaniato il genere umano, sono caduti per assicurarsi le spoglie di loro compagni o compagne, fratelli, figli, figlie o sorelle.

In occasione del funerale di Giulietto Chiesa, Presidente e Ministro, lasciate che i suoi amici e parenti possano celebrarne il lutto, sia pure rispettando il distanziamento che la normativa d’urgenza ha introdotto.

Potete firmare su uno dei due siti