Una lettera aperta dei Navigator campani agli operatori precari dell’Agenzia Nazionale delle politiche attive del lavoro Anpal Servizi

Carissime operatrici e carissimi operatori di Anpal Servizi,

riteniamo doveroso ringraziarvi per la solidarietà che più volte ci avete dimostrato attraverso i vostri comunicati. Nello specifico, siamo lieti che nella vostra lettera aperta del 10 settembre sia stato sottolineato che non vi è alcuna “guerra tra precari” e che la vostra battaglia per non perdere il lavoro non è contro i nuovi assunti di Anpal Servizi, ossia i Navigator.

Di ciò siamo assolutamente convinti e non ne abbiamo dubitato nemmeno quando, da Palazzo Santa Lucia, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha ripetutamente e pretestuosamente voluto metterci gli uni contro gli altri.

Al contrario, riteniamo che la valorizzazione delle vostre competenze e del vostro patrimonio professionale passi inevitabilmente per ciò che rivendicate.

Ad oggi la vostra vertenza non è ancora conclusa, ma il nostro auspicio è che, anche sulla base del DL del 4 settembre scorso, si trovi al più presto una soluzione per tutti i 654 lavoratori precari di Anpal Servizi, nessuno escluso. Allo stesso modo siamo fiduciosi che a breve si possa sbloccare anche la nostra assurda e immotivata situazione, in cui noi 471 vincitori campani della selezione Anpal ci troviamo da metà luglio.

Da oltre due mesi infatti, noi Navigator campani siamo “ostaggio” di una impasse politica il cui sbocco si sta dimostrando complicatissimo laddove a noi sembra elementare. Lo abbiamo ribadito in tutte le sedi istituzionali in cui siamo stati convocati e lo abbiamo gridato con forza nelle piazze in cui abbiamo manifestato. Proprio noi, che insieme a voi, siamo parte importante delle politiche attive del lavoro in questo Paese, e che saremmo già dovuti essere operativi in questa delicata Fase 2 del Reddito di Cittadinanza, invece di essere sbeffeggiati e resi “merce” nei giochi politico-elettorali. Ma quello che non ci stancheremo mai di sottolineare è che non siamo numeri da poter scambiare sulle trattative politiche.

Nell’attesa di firmare il contratto che ci spetta di diritto, ci auguriamo di potervi incontrare presto e chiamare già “colleghi”. Senza arrenderci e continuando a lottare per un diritto che abbiamo acquisito, manteniamo viva la speranza che i bisogni e le rivendicazioni di tutti noi – Navigator e lavoratori precari Anpal Servizi – trovino una vasta eco nei Palazzi della politica, perché una soluzione dignitosa ai nostri problemi emerga in modo rapido e chiaro.