Caro Riccardo, ricorre oggi, 29 agosto, il secondo anno anno dalla tua scomparsa. La tua perdita ha lasciato un vuoto incolmabile, non solo in me, per i sentimenti e le complicità che ci legavano, ma anche in tutte le compagne e in tutti i compagni del movimento pacifista, antirazzista e antifascista fiorentino e nazionale.
Grande e continuo il tuo impegno, in quasi cinquant’anni di storia. Lotte infinite, senza respiro, senza tregua, nel sociale, nel sindacato, nella cooperazione internazionale, nel movimento antirazzista e pacifista. Nel passato, in quella Firenze dei raid razzisti e delle campagne contro i Rom.
Sempre a contrastare il razzismo istituzionale. In prima fila in varie realtà cittadine e nazionali : la Rete Antirazzista, il Comitato contro la guerra, La tenda per la Pace, l’Associazione di Amicizia con il Popolo Palestinese, l’Associazione Italia-Cuba, il Laboratorio per la laicità, Palazzuolo Strada Aperta. Sei stato nella segreteria Provinciale e poi regionale di Rifondazione Comunista, cercando, come prima cosa, con fatica e cocenti delusioni di inserire nei programmi del partito, questi contenuti fondamentali della sinistra. Fa qui eccezione, l’ottimo lavoro svolto dalla Commissione Nazionale Immigrazione a gestione Carlo Cartocci e Stefano Galieni e che vedeva tra le tante brave compagne e i tanti bravi compagni, la presenza di Annamaria Rivera, etnologa, docente dell’Università di Bari.
Lavorasti anche per dar vita a una sinistra unita e plurale. Come non ricordare il risultato straordinario del Forum Sociale Europeo del 2002? Con la grande manifestazione conclusiva contro la guerra di un milione di persone che attraversarono Firenze. E tu, Riccardo eri in testa con il tuoi amici Salvatore Tassinari, Moreno Biagioni a tenere lo striscione blu e giallo con la scritta: «Firenze città aperta ripudia la guerra».
Oggi Riccardo saresti stato vicino ai rifugiati dello sgombero di Via Spaventa a dare una mano alle compagne e ai compagni del Movimento di lotta per la Casa che sono rimasti senza Lorenzo. In questo periodo, prima e dopo la tua morte, se ne sono andate alcune figure importanti fondamentali dell’antirazzismo, dell’antifascismo, del pacifismo fiorentino e nazionale. Ricordiamo: Piero Colacicchi, già Presidente dell’Associazione per la Difesa e i Diritti delle Minoranze che tanto si è speso, operando per e con il Popolo Rom, Piero Nesi, glorioso Presidente comunista della Casa del Popolo dell’Isolotto, Pier Luigi Ontanetti, pacifista non violento che aveva contratto il cancro con l’uranio impoverito a Sarajevo durante il conflitto in Bosnia, Nicola Solimano che ha lavorato alla Fondazione Michelucci di Fiesole ed è stato consulente della Regione Toscana per la legge a tutela dei popoli Rom e Sinti, Lorenzo Bargellini, detto Mao, storico leader del Movimento di lotta per la casa a Firenze, protagonista di decine di battaglie per organizzare le tante occupazioni, a fianco degli ultimi, italiani o stranieri, che fossero. Come faremo senza di loro? Proprio adesso, che c’è un gran bisogno di forze. La situazione italiana è decisamente peggiorata. Fino ad ora si sentiva dire: – Non sono razzista, ma…- Adesso non ci si vergogna più e si «festeggia» la morte in mare dei poveri migranti. Dopo Il 3 ottobre 2013, con il naufragio davanti all’isola di Lampedusa, si realizzava una consapevolezza diversa che mobilitava energie positive. Ma adesso sta rimontando la xenofobia.
Ed è qui, proprio qui, che si gioca il ruolo della politica che può svolgere una funzione di razionalizzazione e negoziazione o, all’opposto, da irresponsabile incentivo detonatore. Ecco che le compagne e i compagni fiorentini ricordando te, Riccardo, Piero Colacicchi, Piero Nesi, Pierluigi, Nicola e Lorenzo, reagiscono, ritrovandosi nella necessità concreta di Coordinarsi, già nella Primavera antirazzista fiorentina che ha dato luogo a varie iniziative cittadine.
E il 2 settembre la Primavera Antirazzista organizza un evento per ricordare te, Riccardo, i 2 Piero, Pierluigi, Nicola e Lorenzo e continuare così la nostra lotta coordinata con tutte le realtà che hanno dato vita alla primavera antirazzista. Avrà la forma di una festa consapevole e si svolgerà a partire dalle 19 al Centro sociale «il pozzo» , Piazza Ilaria Alpi e Miran Hrovatin 2, Firenze.
Con amore.