I sottoscritti docenti e il personale ATA dell’I.I.S.S. “Charles Darwin” uniscono la propria voce a quanto già espresso dai colleghi del Liceo Tasso di Roma nella lettera pubblicata il 28/12/2020 sul quotidiano il Manifesto: ripresa da La Repubblica il 30 dicembre e a tutti gli altri colleghi dei diversi I.I.S.S. di Roma che hanno aderito a tale iniziativa.

Tutti i disagi, le necessità, le richieste, gli appelli, i reclami dei colleghi interpretano e rispecchiano ciò che alberga in tutti noi da giorni, che ci siamo impegnati a realizzare, sin da subito, una Didattica sebbene a noi estranea, efficiente per i nostri alunni sia da un punto di vista formativo-educativo sia da un punto di vista umano. Ogni diversa componente dell’Istituto, impegnata nei diversi ruoli, ha fatto in modo che la nostra Scuola rimanesse sempre “aperta” come luogo e punto di riferimento per tutta la nostra comunità scolastica. Pertanto, non possiamo non lasciare un segno del nostro disappunto là dove, di nuovo, ci vengono richiesti ulteriori “impegni” non sempre adeguati alla situazione dinanzi anche a tali affermazioni: “La rete dei trasporti non può, però, essere potenziata a sufficienza per garantire le condizioni di sicurezza senza adattamenti organizzativi, faticosi ma necessari, presso le scuole” (U.S.R. comunicazione con oggetto: Ripresa delle Attività Didattiche in presenza,7 Gennaio 2021).

E tali adattamenti sarebbero: “far sì che il 75% di studenti dei quali è prevista, ciascun giorno, la frequenza (50% sino al 16 gennaio) si dividano per il 60% tra coloro che entreranno alle ore 8.00 e per il 40% tra coloro che entreranno alle ore 10.00” (U.S.R. comunicazione con oggetto: Ripresa delle Attività Didattiche in presenza, 7 Gennaio 2021).

Riteniamo sia dovere di chi “fa” la Scuola collaborare con chi è chiamato a prendere decisioni dall’alto, fornendo una disamina delle criticità. Invece la nota del 24 dicembre non ha visto in alcun modo il coinvolgimento delle varie parti, giungendo semplicemente a decisioni astratte e per lo più difficilmente realizzabili. La scuola che ci piace è in Aula non a distanza dai nostri alunni, per fare ciò abbiamo bisogno di un’apertura in sicurezza sotto ogni profilo. Lo scaglionamento deciso a livello ministeriale con due fasce orarie di entrata (8-10) e di uscita e le lezioni fino al sabato, ma su classi che ruotano su 5 giorni, non può essere l’unica soluzione al problema. Diverse infatti le questioni dal punto di vista organizzativo. Formulare un orario delle lezioni con gli alunni al 75% a rotazione, su 6 giorni, garantendo inoltre a ciascuna classe massimo 5 giorni di frequenza a settimana con classi a entrate differenziate è un’operazione a dir poco complessa, se non impossibile. Il personale docente verrebbe costretto a sostenere un orario di servizio su 8 ore con diversi momenti di inattività e senza adeguati spazi per poterli trascorrere in sicurezza. Inoltre, non da sottovalutare la mole di lavoro che il docente svolge a casa una volta terminata la lezione frontale (preparazione lezione e correzione compiti).

Le stesse attività collegiali dovrebbero essere svolte necessariamente in tarda serata e su più giorni. Il personale ATA, molto spesso proveniente da fuori regione, sarebbe costretto a orari prolungati dovuti alla necessità di igienizzazione dei locali. In particolare, nella nostra scuola, ubicata in un edificio di 7 piani e due seminterrati, con 41 classi frequentanti la mattina e un corso serale di Istruzione per gli adulti, la sorveglianza e l’igienizzazione dei locali è stata cosa non facile da organizzare già su 5 giorni, lo sarebbe ancora di più inserendo anche il sabato. Gli studenti avrebbero poi un disagio enorme per il rientro a casa, soprattutto coloro che frequentano l’Istituto Tecnico per il Turismo, dei quali circa il 15% impiega più di un’ora di tempo per il viaggio casa-scuola. Il ritorno a casa slitterebbe di diverse ore: i ragazzi non potrebbero consumare un pasto vero e non avrebbero più tempo da dedicare allo studio autonomo, alle attività come lo sport e per il fisiologico e naturale riposo. Un altro problema totalmente ignorato dalle Istituzioni è quello del ricambio di aria. È ben noto che questo aspetto del protocollo sanitario riveste un’importanza enorme per contenere la diffusione del virus, tuttavia la soluzione proposta (tenere le finestre aperte) poteva andar bene fino all’autunno, ma risulta di difficile attuazione nel pieno dei mesi invernali. Se piove si terranno le finestre aperte? I riscaldamenti verranno spenti sempre alle 13?

Ci sembra che la soluzione ai problemi della riapertura delle scuole sia la riduzione all’orario di ingresso e uscita e ai trasporti ma nessuno si sta occupando della sicurezza intrinseca della coabitazione di un comunque elevato numero di persone in ambienti ristretti. La scuola è un’istituzione della società civile atta a formare i futuri cittadini, ha una sua organizzazione complessa che decisioni di questo tipo mostrano di non aver tenuto in minima considerazione. Perché non è stata data la possibilità ai singoli Istituti di organizzare il “tempo scuola” adeguandolo alle singole realtà territoriali e alle esigenze del proprio bacino di utenza? I docenti del nostro Istituto ritengono di fondamentale importanza che venga lasciata la possibilità di pianificare la ripresa delle lezioni in base alle esigenze dei propri studenti, dei propri spazi e di tutto il personale scolastico. Infatti, sebbene molti siano stati gli interventi anche strutturali ricevuti dal nostro edificio, solo 3 aule hanno una capienza massima di 26 studenti, nel rispetto dei criteri imposti dal Comitato Tecnico Scientifico.

Inoltre, i condizionamenti dovuti alla revisione della spesa pubblica hanno costretto la nostra scuola, come molte altre, all’accorpamento di diverse classi, situazione che oggi non ci consente di avere aule con spazio sufficiente per accogliere gli studenti in sicurezza e garantire loro una didattica efficace. Inoltre, chiediamo che: • sia prevista la calendarizzazione di una campagna vaccinale tempestiva per il corpo docenti e il personale ATA, a partire dai lavoratori in condizione di fragilità e dai meno giovani fino a copertura di tutto il personale scolastico • in caso di una positività all’interno delle classi (è già previsto che tutti gli studenti vadano in ‘quarantena’), di sottoporre i docenti individuati come “contatti stretti” a tampone e, in via cautelativa, prima dell’esito, non permettere loro di recarsi a scuola per evitare di diffondere un eventuale contagio • come già avviene per altri dipendenti pubblici, di sottoporre i docenti nonché gli studenti a tamponi periodici, in modo da monitorare costantemente l’evoluzione del contagio e la presenza di eventuali casi asintomatici • di potenziare il tracciamento dei contatti, rivelatosi completamente fallimentare nella prima parte dell’anno • di fornire il personale scolastico di dispositivi di protezione adeguati alla maggiore contagiosità delle nuove varianti virali.

Noi docenti dell’I.I.S.S. “Charles Darwin” ci auguriamo che, presto, potremo avanzare in sicurezza i nostri passi nella nostra Scuola, nella “scuola che ci piace”, che, oggi più che mai, desideriamo tanto e che ci saprà, sicuramente, restituire il nostro vivere “a contatto” insieme ai nostri Alunni, dove le emozioni hanno voce senza dover trovare una valida connessione.

 

docenti

Federica Salvetti Anna Maria Gonnella Andrea Izzo Daria Mattiozzi Roberto Succi Monica Montigiani Donatella Puccini Vania Visone Massimo Giorgi Anna Maria Scarpa Barbara Bottari Andrea Mammarella Francesca Staibano Laura Di Domenico Anna Pisani Marilena Guariglia Augusto Tambone Anna Maria Roncolato Elena Rissone Roberta Zanotti Sara Chiauzzi Loredana Pirro Ernesto Picarone Noemi Loi Alessandra Caliciuri Anna Maria Silvi Flavia Siviero Federica Cicero Francesca De Santis, Cristina De Paolis Giuliano Beni Francesca Maria Pedullà Loredana Bartolomei Barbara De Angelis Maria Teresa Blasoni Domiziana Maimone Laura Ferro Rita Risdonne Silvia Dai Prà Gabriella Giboni Rossana Cervi Raffaella D’Antonio Lara Mastrobattista Giada Pierini Maria Ventola Daniela Rossi Giuseppina Alfonsi Giuseppina De Sena Alessandra Tosti Daniela Della Corte Carla Sbarbati Sonia Corradi Mariolina Russo Ivano Infussi Viola Gastaldi Andrea Marchiò Lucia Di Francescantonio Lina Paradiso, Federica Turelli Angelo Zacco Fabio Gentile Paola Petrone Stefania Della Ratta Valeria Zaffiro Daniela Salotto Paola Silvestrini Debora Vagnoni Giuseppina Damiani Franchina Franchi Francesca Ciccaglioni Iacopo Milana Mirella Amatulli Martina Seleni Lorenzo Dorato Marco Deodati Antonella Iollo Giuseppe Catalano Gianfranco Cercone

 

Personale ATA

Carla Ferretti Angela De Simei Carla Piconi Debora Marziali Mariagrazia Nugnes Silvana Palmieri