Caro Manifesto

Ciò che spinge noi del Collettivo Peppe Valarioti a scrivervi è il bisogno di farvi conoscere la nostra petizione per il diritto di voto ai fuorisede, che abbiamo lanciato su change.org.

L’11 aprile, infatti, a emergenza sanitaria in corso, si terranno in Calabria le elezioni regionali: tante e tanti cittadini, domiciliati fuori dai confini calabresi, si vedranno costretti a non fare ritorno per esprimere il loro suffragio per paura di contagiarsi o, peggio forse, di contagiare.

A questo gioco, noi, abbiamo deciso di non starci più.

La Calabria può diventare il banco di prova sul quale testare per la prima volta il sistema di voto per corrispondenza anche per i fuorisede; una modalità in verità già utilizzata per gli italiani votanti all’estero, che potrebbe garantire, Recita l’adagio, c’è un mondo prima e c’è un mondo dopo il Covid. E che il Next Generation EU è l’occasione per smuovere l’agenda politica e ridare voce ai giovani.

Un po’ difficile farlo quando a tanta parte di loro viene nei fatti negato il diritto al voto, poiché è innegabile che pesino particolarmente sul totale dei cittadini fuori sede. Se a domanda risponde offerta, ad una domanda di politica espressa rendendo afona una classe anagrafica risponderà gioco forza l’offerta più appetibile e conforme all’elettorato, con buona pace del nostro futuro inclusivo, smart, green, digital. Il diritto di voto ai fuori sede non è solo garanzia di un diritto – anzi due – costituzionale. È un investimento lungamente fruttifero sulla salute dell’Italia.

Si direbbe che oggi non vi sia orecchio da porgere a questa richiesta, soprattutto non quello funzionante a metà della Regione Calabria o quello appena reciso del Governo. Non sapendo perciò a chi appellarci, scegliamo di rivolgerci direttamente al Paese, e a voi lettori per Suo tramite.

* Il Collettivo Peppe Valarioti è un think tank costituito, da calabresi ma non soltanto, con l’obiettivo di ricollocare la Calabria al centro di un orizzonte euromediterraneo. In questo senso, quindi, abbiamo pensato di raccogliere l’eredità di Giuseppe Valarioti, militante politico comunista, insegnante, trucidato a Rosarno dalla ‘Ndrangheta nel giugno del 1980