Oggi alla Camera dei Deputati è stata bocciata la mozione a favore della concessione dello status di rifugiato politico per Julian Assange. Un voto vergognoso, in linea con i diktat della Casabianca, che accomuna tutti i partiti che sostengono il governo Draghi e la finta opposizione di Giorgia Meloni. È un voto che disonora il nostro paese e mostra la distanza abissale tra gli attuali partiti e i principi della nostra Costituzione.
Hanno votato contro tutta la destra e il Partito Democratico. Gli ignavi di LEU e M5S si sono astenuti.
Questo è un voto di complicita’ con la violazione dei diritti umani e l’attacco alla libertà di stampa.
Emerge per l’ennesima volta che ormai abbiamo in parlamento uno schieramento trasversale completamente subalterno agli Stati Uniti nel loro aspetto più feroce e disumano. Quello che Stefania Maurizi ha definito IL POTERE SEGRETO può contare su una larghissima maggioranza. I due poli sono in realtà un unico partito della guerra che d’altronde ha varie volte votato insieme.
Tra le tantissime rivelazioni di Wikileaks c’erano anche i cablo USA entusiasti per la nascita del Pd. Chissà se leggeremo un giorno quelli sulla conversione del M5S che anche su Assange si rimangia la precedente posizione.
Negli anni ’80 Craxi era capace di dire no agli USA e di rifiutarsi di consegnare un terrorista con il sostegno della maggioranza e dell’opposizione comunista. Dopo trenta anni di bipolarismo neanche la dignita di un voto a favore di un giornalista perseguitato.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea